In questo articolo risponderemo a una domanda molto posta in Rete: “Quanto guadagna un farmacista?”. Ecco le cifre esatte.
Dai quartieri cittadini alle comunità più remote, i farmacisti fungono da punto di riferimento vitale.
Questi operatori sanitari sono responsabili dell’erogazione di farmaci, della distribuzione di prodotti per la salute e del benessere e della fornitura di una gamma di servizi essenziali.
Uno di questi servizi, rivelatosi particolarmente cruciale durante la pandemia, è la somministrazione dei vaccini.
Ma a quanto ammontano i loro guadagni? Lo stipendio di un farmacista è influenzato da vari fattori, tra cui il tipo di occupazione (se titolare di una farmacia o lavoro dipendente) e il suo livello di esperienza (da neolaureati a professionisti esperti).
Come viene determinato il guadagno di un farmacista
Quando si tratta di determinare lo stipendio dei farmacisti, l’esperienza è uno dei fattori chiave, proprio come in molte altre professioni.
All’inizio della loro carriera, i farmacisti guadagnano in media circa 1.300 euro al mese. Questa cifra può aumentare fino a un massimo di 1.600 euro tra i 4 ei 20 anni di servizio, per arrivare infine a 1.800 euro dopo 20 anni di esperienza.
La remunerazione può variare anche in funzione della tipologia e dell’ubicazione della farmacia, nonché delle specifiche responsabilità attribuite al farmacista in base al CCNL di categoria.
Ad esempio, nelle farmacie comunali, lo stipendio va da 1.350 euro per un impiegato di sesto livello a 2.325 euro per gli impiegati di livello Q.
Al contrario, nelle farmacie urbane private, un dipendente classificato nel primo livello percepisce uno stipendio iniziale di 2.255 euro.
Al livello 1 abbiamo il farmacista collaboratore che è in azienda da 24 mesi. Andando avanti, abbiamo lavoratori concettuali, assistenti di farmacia, contabili, cassieri, fattorini e addetti alle pulizie rispettivamente dal secondo al sesto livello.
Il livello Q1 è dove entra in gioco il direttore, mentre Q3 è per i farmacisti con oltre 2 anni di esperienza che supervisionano uno o più reparti all’interno della farmacia.
E infine, abbiamo il nuovo livello Q2, che riconosce ai farmacisti responsabilità aggiuntive e offre loro uno stipendio più alto.
I farmacisti professionisti che coprono il turno nelle prime ore della notte percepiscono qualcosa in più nei loro stipendi rispetto alle quelli che lavorano di giorno.
In media, una sola notte di lavoro in farmacia può far guadagnare circa 120 euro al netto delle tasse.
Come abbiamo accennato in precedenza, lo stipendio dei farmacisti dipendenti dipende dal tipo di contratto e dall’esperienza.
Una volta che lavora nel settore da circa 20 anni, puoi guadagnare oltre 1.800 euro al mese, tasse escluse.
Quanto guadagna un farmacista titolare dell’attività?
Tuttavia, le cose cambiano se si è titolari di una farmacia. In media, queste persone guadagnano circa 6.000 euro al mese, ma questa cifra può arrivare fino a 10.000 euro o anche di più per chi possiede farmacie prestigiose in posizioni privilegiate all’interno delle grandi città.
Ovviamente, il farmacista titolare deve tenere conto di una serie di spese. Queste spese includono cose come affitto o mutuo per i locali, utenze, tasse e imposte, manutenzione, gestione della partita IVA e pagamento dell’IVA.
Le aliquote IVA per i prodotti farmaceutici possono essere del 4%, 10% o 20%. Inoltre, ci sono costi associati all’assunzione di un commercialista o di altri consulenti, all’acquisto di beni, al pagamento degli stipendi dei dipendenti e all’ottenimento di servizi di assistenza e assicurazione.
Oltre a queste spese ricorrenti, potrebbero esserci costi una tantum o occasionali per cose come arredi locali, camici, attrezzature di laboratorio e sistemi di sicurezza come allarmi e telecamere a circuito chiuso.
Ci sono anche variazioni di stipendio tra farmacie e parafarmacie. Nelle parafarmacie lo stipendio medio mensile netto si aggira intorno ai 1.200 euro, mentre nelle farmacie si aggira intorno ai 1.300 euro.
Lo stipendio di un farmacista può variare parecchio a seconda di alcuni fattori. Prima di tutto, la regione in cui opera gioca un ruolo importante: il costo della vita tende ad essere più alto al nord rispetto al sud.
Inoltre, viene preso in considerazione anche il fatturato delle farmacie in quella particolare regione. Tanto per dare un’idea, i farmacisti lombardi guadagnano in media circa il 10% in più rispetto ai loro omologhi laziali.
Quando guadagna una farmacista d’ospedale?
Nell’ambito dei farmacisti d’ospedale, lo stipendio mensile standard si aggira intorno ai 3.308 euro.
Tale importo, però, non è scolpito nella pietra e può variare da 2.557 a 3.462 euro al mese.
Rappresenta la retribuzione media dei farmacisti che lavorano in ospedali, ospedali pediatrici, cliniche private e pubbliche, strutture per anziani e comunità dedicate a persone con disabilità o tossicodipendenti, tutti dotati di servizi sanitari interni.
Basta tenere presente che lo stipendio effettivo di coloro che ricoprono questo ruolo sanitario può variare in modo significativo in base ai suddetti fattori.