Un condomino dimentica di chiudere il portone d’ingresso. Risultato? Si trova davanti a un foglio alquanto minaccioso. Ricostruiamo i fatti.
Vivere in un condominio ha sicuramente i suoi alti e bassi. Di contro, c’è la necessità di rispettare un numero maggiore di regolamenti rispetto a vivere in una casa propria.
Capita anche che ogni tanto potresti imbatterti in amministratori di condominio che prendono il loro lavoro un po’ troppo sul serio.
Molte persone si ritrovano a vivere in un condominio non perché vogliono, ma perché devono. La verità è che andare a vivere in autonomia può essere molto più costoso, sia che tu stia cercando di acquistare una casa oppure di affittarne una.
Nei condomini, il prezzo al metro quadrato tende ad essere inferiore. Certo, potresti dover rinunciare a un po’ di privacy, ma puoi scommettere che la sicurezza è un grande vantaggio.
I ladri di solito puntano gli occhi su case indipendenti e isolate, dove i proprietari hanno difficoltà a ottenere aiuto se si ritrovano nei guai.
Vivere in grandi condomini significa senza dubbio avere a che fare con una moltitudine di persone. È solo un gioco di numeri: disaccordi e controversie con i conviventi, prima o poi, sono destinati a verificarsi.
Inoltre, l’Italia ha la reputazione di essere un focolaio di contese, con cause legali legate al vicinato che sono un evento comune e quasi all’ordine del giorno.
Quando persone di età diverse coesistono nello stesso edificio, è naturale che le generazioni più anziane si lamentino del rumore generato da quelle più giovani.
Un’altra lamentela comune ruota intorno alle dimenticanze. Negli edifici senza portoni a chiusura automatica, trovarle completamente spalancate è un frequente motivo di forte attrito, che porta a una raffica di rimostranze rivolte all’amministratore di condominio.
Dimentica di chiudere il portone: le minacce del condominio
Passeggiando per gli spazi condivisi dei condomini, spesso ci si imbatte in avvisi di ogni genere.
In una certa città italiana (senza fare nomi), qualcuno si dimostra troppo spesso “smemorato” quando si tratta di chiudere il portone d’ingresso, e sembra che gli altri residenti ormai abbiano perso la pazienza.
Ecco perché l’amministratore di condominio ha preso in mano la situazione e ha stampato e poi esposto un cartello di avvertimento pieno di diverse minacce non così sottili.
Secondo lui, chiunque dimentichi di chiudere il portone dovrà affrontarne le conseguenze. Quindi, tutti i condomini sono avvisati.
Esiste una legge che lo vieti?
Chi ha messo il cartello cerca di portare a conoscenza che esiste una legge che va a punire chi si scorda di chiudere il portone d’ingresso. Ma sarà proprio così?
L’unica legge in corso che si occupa di sanzioni per il mancato rispetto di questa norma è la riforma 220/2012 del condominio.
Chi ignora questa regola, potrebbe essere multato fino a 200 euro. E se continua a farlo, la multa può arrivare fino a 800 euro.
Ma ecco dove sta il trucco: l’intero condominio deve prima concordare questa regola. Se non hanno preso una decisione o non ci sono istruzioni chiare in merito, nessuno può essere legalmente punito per aver dimenticato di chiudere il portone.
Quindi, nessuno ha il diritto di lamentarsi, a meno che la dimenticanza di un condomino non abbia causato gravi danni ad altri, come un furto.