Cartelle esattoriali, esiste un metodo per farle sparire con 200 euro: come funziona

Secondo la Legge di Bilancio 2023, esiste una modalità con cui far sparire le cartelle esattoriali con soli 200 euro. Andiamo a vederla.

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La cartella esattoriale è una comunicazione ufficiale che serve a informare il contribuente circa lo stato del pagamento e gli eventuali addebiti per ritardato pagamento.

Viene inviata dall’agente della riscossione per conto della Pubblica Amministrazione, con lo scopo primario di richiedere la liquidazione dell’importo dovuto.

Lo scopo principale di questo documento è informare il contribuente sui propri obblighi finanziari nei confronti dell’autorità fiscale in merito a un credito definito, chiaro e pagabile.

Di conseguenza, deve contenere tutti i dati pertinenti necessari al contribuente per verificare le ragioni del credito vantato dall’Erario.

Dopo l’accumulo del debito, esso viene registrato ufficialmente mediante l’inserimento in un elenco tenuto dall’ente creditore, quale il Comune, l’INPS o l’Agenzia delle Entrate.

Tale elenco viene quindi trasmesso all’agente di riscossione appropriato responsabile della giurisdizione specifica, che procederà con tutte le azioni necessarie relative al processo di riscossione coatta.

La cartella esattoriale, pur non provenendo dalla stessa Pubblica Amministrazione, funge da atto amministrativo e da documento giuridicamente vincolante.

Funge da titolo, strumento formale, che consente l’esecuzione del pignoramento nei casi in cui l’importo dovuto non sia stato pagato.

Tregua fiscale prevista dalla Legge di Bilancio 2023

Una delle misure previste dalla Legge di Bilancio 2023 è la tregua fiscale, e c’è un provvedimento particolare che non ha ricevuto molta attenzione.

L’articolo 166 della legge 197/2022 delinea la regolarizzazione degli errori, che è un aspetto unico di questa sanatoria.

Mentre i condoni si concentrano tipicamente sull’eliminazione degli obblighi fiscali, la tregua fiscale introdotta dal governo Meloni offre anche l’opportunità di rettificare i debiti insoluti con le autorità fiscali.

Agenzia delle entrate
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Sebbene questa disposizione non sia così estesa come la cancellazione dei registri, conserva comunque un’importanza significativa in quanto consente la correzione delle irregolarità.

Per affrontare eventuali irregolarità formali che potrebbero essersi verificate entro il 31 ottobre 2022, questa misura fornisce una soluzione semplice.

Gli individui possono rettificare la situazione effettuando due pagamenti annuali dell’importo anticipato.

La sanatoria a cui si fa riferimento riguarda le violazioni e le infrazioni d’ufficio che possono essere risolte con due distinti versamenti di 200 euro ciascuno o con un unico versamento di 400 euro entro il 31 ottobre 2023.

Non è richiesta alcuna dichiarazione. Bisogna assicurarsi semplicemente che il pagamento avvenga entro le scadenze designate e con le modalità opportune.

Esempi di irregolarità includono i casi in cui i pagamenti sono stati omessi e il regolamento dell’importo dovuto previene qualsiasi potenziale ripercussione legale per tali omissioni.

Cartelle esattoriali, come sanare le irregolarità formali

Per cominciare, è importante definire cosa comportano le irregolarità formali. Si tratta di infrazioni sanzionabili e non ostacolano l’attività di controllo dell’amministrazione finanziaria. Tra le fattispecie:

  • mancato rispetto delle dichiarazioni annuali;
  • inesatta o incompleta comunicazione dei dati contribuenti;
  • omissione o inesattezza nella presentazione delle liquidazioni IVA;
  • omissione o irregolarità nella presentazione degli elenchi Intrastat;
  • irregolarità nella tenuta delle scritture contabili senza impatto fiscale;
  • omessa, incompletezza o falsificazione dei questionari, irregolarità nell’avvio, modifica o cessazione delle attività relative all’IVA.

Ci sono, tuttavia, alcune eccezioni che non possono essere affrontate con il condono di 200 euro, in quanto incidono direttamente sull’imponibile, sulle tasse o sulle tasse che devono essere pagate. Rientrano in tali casi particolari le seguenti fattispecie:

  • contestazione di sanzioni nell’ambito del procedimento di collaborazione volontaria;
Cartelle esattoriali
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  • operazioni aventi ad oggetto attività finanziarie e patrimoniali detenuti o costituiti all’estero;
  • violazioni di norme tributarie non di competenza dell’Agenzia delle Entrate;
  • contestazioni all’ENEA relative a detrazioni per oneri di riqualificazione energetica degli immobili;
  • ritardi od omessi pagamenti;
  • infrazioni connesse all’espletamento del quadro Rw;
  • violazioni relative alla compilazione dei modelli Ivie e Ivafe;
  • eventuali violazioni ritenute rilevanti, indipendentemente dalla loro natura.

Ad eccezione di questi casi particolari, le suddette linee guida devono essere seguite per tutte le irregolarità rilevate di natura formale.

Si prega di tenere presente che la scadenza per l’adesione a queste linee guida è il 31 ottobre 2023.

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