Come ottenere lo sconto sulla Tari per pagare molto di meno? Andiamo a vedere i casi che rientrano in questa possibilità.
Quali sono gli sconti Tari disponibili di cui possono usufruire i contribuenti? Come si può ottenere una riduzione di questa tassa?
Tuttavia, la domanda più urgente è: cosa succede quando la raccolta dei rifiuti non viene fornita e le persone sono responsabili del loro smaltimento?
La Tari è solo una delle numerose spese legate al possesso e all’utilizzo di un immobile. E non sempre l’importo pagato è in linea con la qualità del servizio che ci viene fornito.
In determinate circostanze, è lecito per legge ricevere una vera e propria riduzione della Tari. Tuttavia, è importante non nutrire eccessive illusioni.
Certo è che evadere la tassa sui rifiuti, anche per un’abitazione secondaria al mare o in montagna, non sarà fattibile.
Questa tassa è imposta semplicemente sulla base della potenzialità di generazione di rifiuti da parte della proprietà, piuttosto che sull’effettivo smaltimento di qualsiasi materiale.
Al fine di evitare il pagamento della Tari, sarebbe imperativo fornire la prova che l’immobile in questione è privo sia di comfort che di arredi. Esaminiamo ora le situazioni in cui è possibile risparmiare sulla Tari.
Tari, come ottenere lo sconto?
Se il contribuente ha curato personalmente il processo di raccolta dei rifiuti, si applica una Tari agevolata.
Per beneficiare di questo sconto, è imperativo fornire prove della gestione indipendente dei rifiuti. La normativa specifica che il soggetto interessato è esonerato dal pagamento della Tari per la quantità di rifiuti correttamente riciclati, purché il produttore dimostri il proprio impegno al processo di recupero.
La Corte di Cassazione (Trib. Sez., 15 maggio 2019 n. 12979) ha sottolineato che se il Comune ha adottato le misure necessarie per istituire e attivare i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti nel territorio in cui è situato l’immobile del contribuente, e il contribuente ha scelto di gestire autonomamente i propri rifiuti, allora è richiesto un pagamento ridotto della Tari.
È onere del contribuente fornire la prova di soddisfare i criteri per il pagamento della Tari ridotta.
Questa eccezione rappresenta una deviazione dalla regola generale secondo cui i proprietari o gli occupanti sono obbligati a pagare l’imposta.
Per fornire la prova dell’autogestione dei rifiuti, un metodo consiste nel presentare una relazione legalmente vincolante di un esperto.
Tale relazione deve indicare chiaramente che il contribuente ha condotto personalmente l’attività di gestione dei rifiuti.
La riduzione causa emergenza rifiuti
Se la raccolta dei rifiuti non viene effettuata dal Comune, c’è la possibilità di pagare solo il 20% della Tari, il che significa che è richiesto solo l’80% della tassa.
Tale previsione è contenuta nell’articolo 1, comma 656, della Legge 147/2013. Per poter beneficiare di tale riduzione deve verificarsi una delle seguenti situazioni:
- il servizio di gestione dei rifiuti non viene erogato a causa della mancata aggiudicazione da parte del Comune di un’impresa di raccolta rifiuti o per alcune problematiche organizzative interne;
- il servizio è svolto con gravi violazioni delle norme applicabili, come il mancato rispetto delle linee guida stabilite o programmi di raccolta incoerenti; il servizio è interrotto per scioperi o altre ragioni lavorative;
- ci sono ostacoli organizzativi che sono sorti.
Il danno causato deve essere sostanziale e duraturo; non bastano pochi giorni di mancata raccolta dei rifiuti.
La semplice lamentela per l’assenza dei camion della spazzatura non esenta dal pagamento della Tari; sarà invece richiesta la certificazione delle autorità sanitarie.
Questa certificazione deve indicare un pericolo potenziale o effettivo sia per la salute che per l’ambiente.
In sostanza, va dimostrato che il servizio di raccolta dei rifiuti viola norme fondamentali che dovrebbero regolarlo.
Sconto Tari per le utenze al di fuori dalla zona
Se un contribuente è costretto a trasportare i propri rifiuti con l’auto ea rimuoverli dalla propria abitazione per l’assenza di cassonetti o centri di raccolta nelle vicinanze, avrà diritto a una detrazione del 40% sulla Tari (pagando quindi solo il 60% dell’imposta).
Le condizioni specifiche alle quali si attiva la riduzione della Tari saranno determinate dal regolamento del Comune, pertanto è onere del singolo prendere conoscenza del contenuto di tale regolamento.
La normativa prevede che se la raccolta dei rifiuti non viene effettuata in alcune regioni, in particolare per le persone residenti al di fuori dell’area designata, sono comunque tenute a pagare una tassa.
Tale imposta non deve superare il 40% della tariffa determinata, che può essere stabilita progressivamente in base alla vicinanza al punto di raccolta più vicino all’interno dell’area perimetrale o a quelli praticamente serviti.
Nel caso in cui si verifichino determinate condizioni, i singoli Comuni hanno la possibilità di offrire ulteriori riduzioni Tari.
Rientrano in tali condizioni: le residenze con un solo occupante, gli immobili disponibili per uso stagionale o comunque intermittente, gli spazi ad uso stagionale o ricorrente non continuativo che non siano residenze primarie, le abitazioni occupate da soggetti che trascorrono più di 6 mesi all’anno all’estero e gli edifici rurali destinati ad uso abitativo.