Licenziamento in età da pensione, in tutti questi casi diventa illegittimo: quali

Licenziamento in età da pensione: la Corte di Cassazione ha stabilito in quali casistiche il recesso dipenda dalla posizione giuridica. Ecco quando diventa illegittimo.

Licenziamento pensione
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Il licenziamento di un lavoratore che ha maturato il requisito anagrafico per andare in pensione richiede che l’assegno previdenziale sia erogato subito. Per salvaguardare i diritti dei lavoratori in età da pensione è fondamentale garantire l’erogazione immediata della prestazione pensionistica, prevenendo situazioni di svantaggio.

In determinati casi è insufficiente licenziare un lavoratore che abbia raggiunto l’età da pensione, se il trattamento previdenziale non viene erogato immediatamente. Per questo è rilevante capire quando è consentito nel settore privato e quando è illegittimo il licenziamento del lavoratore che abbia maturato la variabile anagrafica per andare in pensione.

Il Legislatore tutela i diritti dei lavoratori che si trovano in età da pensione, assicurando che il licenziamento avvenga nel caso in cui l’assegno previdenziale possa essere immediatamente erogato.

Pensione di vecchiaia e recesso senza giustificazione

La normativa introdotta dall’ex ministro Elsa Fornero prevede la possibilità di licenziare un lavoratore senza dover fornire alcuna motivazione. Il licenziamento ad nutum è previsto dalla normativa quando il lavoratore dipendente raggiunge i limiti anagrafici stabiliti per l’assegno previdenziale di vecchiaia. Licenziare in tronco senza fornire alcuna giustificazione vale solo per determinate categorie di lavoratori e di lavoratrici.

licenziamento ad nutum
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La Corte di Cassazione è recentemente intervenuta in merito al recesso ad nutum, sostenendo che dipenda non solo dalla maturazione dei requisiti anagrafici, ma anche dall’effettiva possibilità di vedersi accreditato l’assegno previdenziale ex post licenziamento senza giustificazione.

Quando è legittimo il licenziamento ad nutum?

Affinché il licenziamento ad nutum sia considerato legittimo dalla Corte di Cassazione, è necessario che il lavoratore abbia maturato il requisito anagrafico per andare in pensione e possa accedere immediatamente alla prestazione previdenziale.

Nel caso in cui l’assegno previdenziale non sia immediatamente erogato, il licenziamento ad nutum può essere considerato legittimo. È considerato illegittimo il licenziamento ad nutum nel caso in cui il lavoratore non acceda immediatamente alla prestazione previdenziale.

andare in pensione
andare in pensione – Oipamagazine.it

I chiarimenti della Corte di Cassazione

Gli ermellini della Corte di Cassazione hanno chiarito definitivamente che il datore di lavoro possa procedere al licenziamento ad nutum solo nel caso in cui il trattamento previdenziale possa essere erogato senza ritardi ed ostacoli al lavoratore. Si tratta di una decisione che garantisce ai lavoratori licenziati e prossimi al pensionamento di beneficiare del sostegno di natura economica.

In conclusione, è legittimo il caso in cui un lavoratore che abbia maturato il requisito anagrafico per andare in pensione possa accedere immediatamente alla prestazione previdenziale. E’ illegittimo il caso in cui un lavoratore che abbia maturato il requisito anagrafico per andare in pensione non possa accedere immediatamente alla prestazione previdenziale.

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