Molti si chiedono se è legale o meno non pagare l’affitto per recuperare la caparra. Vediamo cosa dice la legge in merito.
Nell’ambito dell’affitto, l’importo monetario che un locatario versa al proprio locatore in seguito all’esecuzione di un contratto di noleggio è comunemente indicato come deposito cauzionale.
Tuttavia, colloquialmente, è ampiamente riconosciuto come un “caparra” e il suo scopo è quello di accordare al proprietario della casa una forma di garanzia relativa all’equo adempimento degli obblighi imminenti.
È importante notare che l’obbligo di fornire tale somma sorge solo se esplicitamente previsto nell’accordo contrattuale, rendendo necessaria l’inclusione di una specifica disposizione per accertarne l’esistenza.
L’attuazione di questa disposizione all’interno della legge non è obbligatoria, piuttosto è a discrezione dei proprietari che scelgono di includerla per la propria tranquillità in futuro.
Tuttavia, esiste una notevole quantità di incertezza tra gli individui riguardo al modo appropriato in cui utilizzare il deposito e le circostanze specifiche in cui dovrebbe essere restituito nella sua interezza.
La giurisprudenza ha fatto numerosi tentativi per affrontare la questione, un argomento che ha il potenziale per accendere accese discussioni sia online che nelle conversazioni tra inquilini e proprietari di case.
Spesso, i rapporti tra queste due parti possono diventare tesi a causa della cattiva gestione dei fondi. Pertanto, è imperativo fornire indicazioni chiare sui metodi più precisi di utilizzo di questi fondi.
Cos’è la caparra dell’affitto?
Nelle discussioni relative ai contratti di locazione, è imperativo affrontare il concetto di deposito cauzionale.
Questa somma finanziaria viene pagata dall’inquilino al proprietario all’inizio del contratto di locazione.
Sebbene comunemente indicato come “caparra”, è più accuratamente descritto come una garanzia al proprietario in caso di eventuali insolvenze monetarie da parte dell’inquilino.
Il quadro normativo delineato dall’articolo 11 della legge 392/78 stabilisce che il deposito cauzionale non deve superare l’equivalente di tre mensilità di canone.
Una volta concluso il contratto di locazione, ci sono alcune responsabilità che devono adempiere sia l’inquilino che il proprietario.
L’inquilino è tenuto a cedere il possesso dell’immobile consegnando le chiavi della casa, mentre il locatore è tenuto a restituire la caparra.
Inoltre, il locatore è anche obbligato a pagare gli interessi legali annuali che si sono accumulati sul deposito.
Questo pagamento può essere effettuato su base annuale o in un’unica soluzione alla conclusione del contratto.
Caparra, non pagare l’affitto per recuperarla è legale?
Numerosi inquilini si trovano costretti a elaborare strategie per recuperare i fondi depositati dal proprietario.
In alcuni casi, queste persone possono considerare di trattenere un mese di affitto come mezzo per raggiungere il loro obiettivo.
Tuttavia, il contratto di locazione fornisce linee guida esplicite, stabilendo gli obblighi di entrambe le parti coinvolte. In particolare, le responsabilità dell’inquilino attengono direttamente alla puntuale rimessa del canone mensile.
Al fine di garantire che l’inquilino mantenga la propria responsabilità, il proprietario della casa fa affidamento esclusivamente sulla caparra come garanzia.
È severamente vietato accettare qualsiasi altra forma di pagamento, inclusi importi non rimborsabili o alternative basate sul reddito.
In alcuni casi, il proprietario dell’abitazione può richiedere il pagamento anticipato per più mensilità o una forma aggiuntiva di garanzia.
Ora arriviamo alla domanda critica: “Quali sono le conseguenze del mancato pagamento dell’affitto per recuperare la caparra?”.
Questa è un’indagine che viene ponderata da molti individui, e alcuni addirittura tentano di metterla in pratica trattenendo intenzionalmente i fondi richiesti.
Tuttavia, è importante notare che il deposito cauzionale non può mai essere utilizzato per soddisfare i pagamenti dell’affitto.
Questo è esplicitamente dichiarato dalla legge, quindi è imperativo prestare attenzione ed evitare errori in questa materia.