Con la fine del Reddito di Cittadinanza, il governo darà 350 euro a chi può lavorare. Andiamo a vedere i dettagli di questa manovra.
L’ambito del Reddito di Cittadinanza sta vivendo un significativo scossone con l’introduzione dell’Assegno di Inclusione, anche se è ampiamente riconosciuto che questo cambiamento da solo non è sufficiente.
Lo comunica Micaela Gelera, commissario straordinario dell’Inps. Esploriamo i nuovi sviluppi che sono stati implementati.
Il passaggio dal Reddito di Cittadinanza all’Assegno di Inclusione coincide con il commissariamento dell’ente pubblico previdenziale.
Con una mossa senza precedenti, il governo della presidente Giorgia Meloni ha designato per la prima volta una donna come successore di Pasquale Tridico.
Micaela Gelera, commissario straordinario dell’INPS, è in carica da meno di trenta giorni. Ha sottolineato il significato di questa nomina, puntualizzando che si tratta di un notevole segnale di cambiamento all’interno del Paese.
Gelera ha sottolineato che questa decisione è stata presa per la prima volta da un governo guidato da una donna, insieme alla presenza di un ministro del lavoro donna. Lo ha ribadito durante un’intervista al Corriere della Sera.
Arrivano 350 euro per chi può lavorare
La responsabilità formale di presidiare il passaggio dal Reddito di Cittadinanza all’Assegno di Inclusione spetta all’INPS.
Si prevede che circa 500.000 famiglie non riceveranno più il sussidio a partire da agosto. Andando avanti, l’Istituto nazionale per la sicurezza sociale avrà il compito di incrociare le persone idonee con le domande di lavoro e le offerte pubblicate su una piattaforma designata.
Il commissario Gelera ha proposto una nuova iniziativa per affrontare la potenziale discrepanza tra i dati stimati e quelli effettivi.
Questa misura, denominata “Sostegno alla formazione e al lavoro”, mira a fornire agli individui un compenso di 350 euro al mese per una durata massima di 12 mesi.
L’intento alla base di tale esborso economico è quello di promuovere e facilitare nuove opportunità occupazionali all’interno della forza lavoro.
Attualmente è in corso la redazione dei decreti attuativi e sono in corso le attività propedeutiche all’attivazione della piattaforma telematica.
La data prevista per l’attivazione è il 1 settembre. Gelera, in un’intervista al Corriere, descrive questo progetto come rivoluzionario, sottolineando il suo approccio globale e interoperabile alla fornitura di servizi.
Cosa bisogna fare
Per iniziare, verrà avviata una vasta campagna di sensibilizzazione su questo argomento. La realtà è che i soggetti che subiscono una perdita di guadagno, e che non possono usufruire dell’Assegno di Inclusione, avranno la possibilità di chiedere assistenza presso gli uffici INPS.
Sarà cura dell’ente valutare i criteri di ammissibilità, per poi sollecitare gli utenti ad iscriversi successivamente alla piattaforma.
Inoltre, una volta conclusa la fase iniziale del processo, il soggetto dovrà sottoscrivere elettronicamente un contratto di attivazione, nonché un contratto di servizio con il Centro per l’Impiego.
Il contratto di servizio ha la finalità di stabilire le specifiche polizze che sono state designate per l’interessato.
Per poter beneficiare del beneficio, è fondamentale che le persone si rechino al Centro per l’Impiego (CPI) e visitino almeno tre agenzie per l’impiego.
Il sostegno finanziario di 350 euro è destinato a facilitare l’avvio di varie attività, inclusi stage, corsi di formazione e altre opportunità simili.
Il successo dell’attuazione di questa collaborazione dipende in larga misura dall’efficiente funzionamento dei CPI regionali, come previsto dal commissario.
Gelera conclude affermando: “Ci stiamo impegnando attivamente con la Conferenza delle Regioni per garantire il raggiungimento dei risultati desiderati”.