Come emerge dalla circolare INPS, non ci sono dubbi, ad agosto accadrà sicuramente e molti perderanno i vantaggi. Scopriamo cosa hanno confermato dall’istituto nazionale per la previdenza sociale.
A partire da agosto alcuni italiani non percepiranno più il reddito di cittadinanza. A confermarlo è l’INPS, che ha fatto chiarezza sulle regole approvate nella legge di Bilancio riguardanti i provvedimenti per combattere la povertà. Scopriamo nel dettaglio cosa sta succedendo.
Novità INPS, per chi ha fra 18 e 29 anni
L’INPS conferma che da agosto molti italiani non percepiranno più il reddito di cittadinanza. L’istituto ha emanato una circolare in cui specifica come questa disposizione è contenuta nella legge di Bilancio. Inoltre, sottolinea anche che a fine 2023 la misura del Rdc scadrà per tutti.
Le nuove regole per percepire il sostegno alla povertà partiranno dal 2024 e ci saranno notevoli cambiamenti. Un dettaglio che l’INPS ha voluto sottolineare riguarda i ragazzi di età compresa fra 18 e 29 anni appartenenti a nuclei familiari che percepiscono l’Rdc.
Se costoro non completano il percorso di istruzione obbligatorio previsto che è di 10 anni, non verranno calcolati nella quota dell’Rdc.
Dopo la prima offerta congrua di lavoro l’Rdc decade
Un’altra novità che rientra nelle nuove regole del reddito di cittadinanza previste a partire dal 2024 riguarda le offerte di lavoro. A differenza di come ha funzionato finora, dal prossimo anno il reddito di cittadinanza non viene più assegnato se non si accetta la prima offerta di lavoro congrua.
Infatti, hanno ridotto le offerte da tre a una. Nella circolare INPS è specificato che è ritenuta congrua un’offerta di lavoro che possiede i seguenti requisiti:
- E’ coerente con le competenze del soggetto;
- Prevede una retribuzione superiore del 20% rispetto all’ammontare del sussidio;
- E’ distante non oltre gli 80 km dalla residenza o raggiungibile con i mezzi pubblici entro cento minuti.
Se l’offerta di lavoro possiede i requisiti elencati l’avente diritto non può rifiutare, altrimenti perde il sussidio.
Da agosto niente Rdc per nuclei senza over 60, minori e disabili
Come sottolineato nella circolare emanata dall’INPS, il Reddito di cittadinanza spetterà quest’anno per sette mesi, quindi fino a luglio, ai nuclei familiari previsti dalla legge n. 197/2022, articolo 1, comma 313. Invece, da agosto questi stessi nuclei previsti dalla legge non percepiranno più il reddito di cittadinanza, tranne chi comprende all’interno over 60, soggetti minorenni e con disabilità.
Dunque, le persone citate non saranno escluse dalla percezione del sussidio e continueranno a percepirlo allo stesso modo di come hanno fatto finora. La prestazione verrà erogata come previsto dal decreto 4/2019.
Ad ogni modo, la data ultima della percezione di questo trattamento è il 31 dicembre 2023. Infatti, è stata disposto dal governo, come previsto nella legge di Bilancio 2023, l’abolizione degli articoli che vanno da 1 a 13 e rientranti nel decreto-legge n. 4/2019.
INPS, nel 2023 drastica riduzione della spesa per Rdc
La decisione del governo di abolire per alcuni non aventi diritto il reddito di cittadinanza comporterà una riduzione drastica della spesa stanziata per questa misura, pari nel 2023 ad oltre 950 milioni. Come sottolineato dall’INPS, il minor impiego di denaro per finanziare questo provvedimento permetterà di ricalcolare l’importo dell’assegno universale.
Inoltre, i soldi risparmiati verranno utilizzati per finanziare la nuova misura proposta dal governo Meloni, denominata Assegno di inclusione. Il governo ha anche attivato un altro bonus per Supporto formazione lavoro, ma questo non potrà essere cumulato con l’Assegno di inclusione che sostituirà il reddito di cittadinanza.
Questo bonus consiste in un incentivo di attivazione al lavoro grazie al quale si potrà prendere parte a progetti di formazione, di orientamento, di riqualificazione professionale e molto altro. Il bonus prevede l’erogazione di un contributo fisso pari a di 350 euro al mese e avrà la durata massima di 1 anno.