Dopo tanti dubbi e attese, finalmente c’è una data: l’aumento delle pensioni italiane è in arrivo! Scopriamo quando e di quanto cresceranno.
Le pensioni italiane sono ormai più di un nodo da sciogliere; si sono trasformate in un vero e proprio rebus, senza una soluzione definitiva. E non sorprende, visto che il sistema previdenziale italiano è sempre più fragile, complice la mancanza di risorse e un contesto socio-economico complesso.
Da una parte ci sono milioni di lavoratori che chiedono misure per una pensione anticipata, che permettano loro di uscire dal mondo del lavoro prima dei canonici 67 anni. Questa richiesta è stata avanzata anche dai sindacati, desiderosi di favorire il ricambio generazionale nelle aziende.
Dall’altra parte, però, cresce la necessità di aumentare gli importi degli assegni pensionistici, in particolare quelli minimi. Nonostante le recenti rivalutazioni, gli assegni più bassi non superano i 600 euro al mese, una cifra insufficiente per vivere dignitosamente, soprattutto considerando l’attuale inflazione e il costo della vita. Come risolvere questo impasse?
Sul fronte delle pensioni anticipate, il Governo Meloni ha deciso di non introdurre nuove misure per il prossimo anno, considerando che lo Stato non può permettersi un’uscita di massa dal mondo del lavoro. Tuttavia, ci sono buone notizie sul fronte degli aumenti.
Aumenti pensioni: a quanto ammontano e quando arriveranno?
Il tema delle pensioni è sempre al centro del dibattito, sia per chi è già in pensione e spera in qualche incremento, sia per i lavoratori che guardano al futuro. L’attesa è finalmente finita: gli aumenti tanto attesi sono in arrivo!
A partire da gennaio 2025, infatti, le pensioni italiane saranno oggetto di una nuova rivalutazione annuale, ma con un aumento inferiore rispetto a quello dei due anni precedenti. Nel 2023, infatti, le pensioni erano state rivalutate dell’8,1%, mentre nel 2024 l’incremento era stato del 5,4%. A queste rivalutazioni generali si è aggiunta una maggiore rivalutazione per gli assegni minimi: un aumento del 6,4% nel 2023 e del 2,7% nel 2024.
Nel 2025 la situazione sarà diversa. Le stime prevedono una rivalutazione dell’1,2% per tutte le pensioni, corrispondente al 100% dell’inflazione prevista per quell’anno. Questo aumento, però, riguarderà solo le pensioni che non superano di quattro volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps. Per gli assegni più elevati, l’aumento sarà più contenuto.
Per quanto riguarda gli assegni minimi, al momento non è chiaro se ci sarà una rivalutazione ulteriore. Tuttavia, secondo le previsioni, i pensionati che oggi percepiscono 614 euro al mese (importo del trattamento minimo Inps) vedranno l’importo salire a 621 euro nel 2025. Non si tratta di un aumento molto consistente, ma bisogna considerare che il Governo ha già previsto delle misure di supporto per i pensionati più in difficoltà.
Inoltre, il Governo ha confermato anche per l’anno prossimo il rinnovo della Carta dedicata a Te e della Carta acquisti, due sussidi destinati alle famiglie meno abbienti, che potranno così acquistare beni di prima necessità.
L’aumento delle pensioni, seppur inferiore alle aspettative di molti, è comunque un segnale positivo per i pensionati italiani, che riceveranno un piccolo aiuto in un periodo difficile.