Bollette, quanto tempo devi conservarle? Sbagliano quasi tutti

Per quanto tempo si devono conservare le bollette delle nostre utenze? Proviamo a dare una risposta evitando di correre rischi e cadere in errori perché sono davvero in tanti a sbagliare su questa cosa. 

Bollette, quanto tempo devi conservarle? Sbagliano quasi tutti
Bollette – Oipamagazine.it

Una delle domande che tanti consumatori si fanno in merito alla gestione delle proprie utenze è quella relativa alle bollette. E in modo particolare al periodo di conservazione delle fatture per evitare qualsiasi rischio. Sono tanti infatti i casi dove i fornitori possono inoltrare delle spettanze ai loro clienti per delle situazioni creditorie o degli insoluti.

In quel caso se abbiamo buttato le fatture o se non ricordiamo con certezza se questo pagamento è stato effettuato, non possiamo fare altro che piegarci alla volontà del fornitore e anche nel dubbio procedere con il saldo. Per questo motivo è sempre utile conservare le ricevute e tenerle a portata di mano per qualsiasi evenienza.

Quanto tempo conservare le bollette

Ma per quanto tempo siamo costretti a conservare i pagamenti per non correre rischi? Per rispondere a questa domanda dobbiamo prendere in esame i riferimenti legislativi. Il primo è quello del 2018 che prevedeva come limite 5 anni per le bollette della luce. Trascorso questo periodo i fornitori non potevano pretendere più nessun pagamento arretrato ai clienti.

Bollette, quanto tempo devi conservarle? Sbagliano quasi tutti
Bollette – Oipamagazine.it

Questo limite si è poi abbassato a 2 anni con la Legge di Bilancio 2020 che prende come riferimento la data di emissione della fattura. Quindi, dopo questo intervento legislativo il limite rimane di due anni per le bollette emesse dopo il 1 marzo 2018 e di cinque anni per le bollette emesse prima del 1 marzo 2018.

Il discorso resta simile anche per le fornitura di acqua. In questo caso l’anno da tenere come riferimento è il 2019, in particolare il 1 gennaio 2019. Per tutte le fatture con data di emissione successiva a questa data il limite per la conservazione delle fatture è di 2 anni. Per quelle con data di emissione anteriore il limite resta di 5 anni.

Quali documenti da conservare oltre alle bollette

Quindi massima attenzione a questo particolare, con la data di emissione delle nostre fatture che resta fondamentale e da tenere in considerazione. Per evitare di cadere in errore consigliamo di conservare bene le ricevute di pagamento classificandole per annualità, in modo di avere sempre sottomano i periodi di riferimento eventualmente contestati dai vari fornitori.

Ci sono poi degli altri documenti che devono venire conservati, e che rispetto alle utenze di luce e gas hanno delle scadenze superiori ci cinque anni. Parliamo di estratti conto bancari ma anche fatture e tassa per la nettezza urbana. E in generale tutte le tasse che vengono pagate dagli utenti.

Fino a qualche anno fa era importante avere un archivio cartaceo per conservare tutte le fatture ma oggi anche grazie alla digitalizzazione dei pagamenti si può tenere sotto controllo tutti i pagamenti anche con procedure digitali rapide da smartphone tablet o pc.

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