Esiste un modo per avere un mutuo INPS senza andare in banca: scopriamo quando e come è possibile ottenere questa agevolazione per le famiglie ed i giovani.
Oggi sono tante le famiglie che hanno dovuto accendere un mutuo per sostenere delle spese importanti in assenza della giusta liquidità. Sono soprattutto i giovani, nel momento del matrimonio, a fare questa scelta, che per la maggior parte dei casi viene effettuata in banca. Ma esiste anche un’altra opzione che in pochi conoscono.
E che arriva direttamente dall’INPS. Infatti è possibile accendere dei mutui INPS senza dover andare per forza in banca. Andiamo a vedere come funziona questa opzione e come fare per ottenerlo.
Il mutuo INPS di solito ha una durata che può variare dai 10 anni e che può arrivare, a scaglioni di 5 anni, fino a 30 anni. E il primo paletto per ottenerlo è quello relativo all’età del beneficiario, che all’estinzione non deve superare gli 80 anni. Nel 2024 la normativa su questo mutuo è stata regolamentata con novità molto interessanti che andiamo a vedere.
In particolare sulla somma da poter richiedere: per acquisto o costruzione di abitazioni la cifra massima è di 300mila euro, mentre per i lavori di manutenzione della casa o ristrutturazione la cifra scende a 150mila euro. Le altre due tipologie sono quelle dell’istruzione (rette università e scuole private) e box auto e posti auto.
Nel primo caso la soglia è di 100mila euro mentre nel secondo caso di 75mila euro. Si possono poi chiedere altre cifre che si possono definire aggiuntive, come nei casi di invalidità del richiedente o di altri casi speciali, con importi che possono arrivare a 6mila euro. Andiamo adesso a scoprire quali sono i parametri di accesso al mutuo.
Abbiamo detto sopra che il primo limite è quello dell’età del richiedente, che alla fine del mutuo non deve superare gli 80 anni. Gli altri parametri sono quelli relativi alla proprietà: il primo è quello di una proprietà immobiliare, ma ci sono possibilità anche nei casi di separazioni legali con relativa perdita di una casa dovuta dall’assegnazione ad alto coniuge.
Sono esclusi i casi di morosità con l’INPS a patto che siano passati almeno tre anni dalla fine del procedimento di morosità. La domanda può essere anche cointestata da due coniugi per l’ottenimento del mutuo. Per quel che invece riguarda la tempistica della domanda, i termini ogni anno partono dal 15 gennaio al 30 novembre.
Anche se l’INPS ha aggiornato di recente queste condizioni permettendo anche domande fino al 15 febbraio. Sul sito dell’Istituto di Previdenza è presente in ogni caso l’elenco di tutti i documenti necessari all’ottenimento del finanziamento.