Cartella esattoriale, quando si può cancellare e come farlo dopo 5 anni? C’è un modo che permette di azzerare i propri debiti con il Fisco.
Ricevere una cartella esattoriale da parte dell’Agenzia delle Entrate per una somma non pagata rappresenta per tantissime famiglie un duro colpo da digerire. Soprattutto perché in tanti casi oltre al debito originario arrivano ad aumentare le nostre pene anche le more ed altri oneri, che fanno crescere in modo esorbitante la cifra iniziale.
I casi che ci portano a ricevere una cartella possono essere tanti. Per alcuni la dimenticanza della scadenza, problema che si potrebbe aggirare affidandosi ad un bravo commercialista che ci avverte in anticipo. Il secondo caso, quello più grave, è economico: non pago una cartella perché al momento dell’arrivo non si hanno i soldi per provvedere al saldo.
Il governo sta mettendo in campo tante azioni, anche in favore dei debitori. Una di queste è quella della maggiore rateizzazione dei debiti, con l’obiettivo di portare a 120 rate tutti i debiti entro il 2031. La seconda azione è quella del discarico delle cartelle esattoriali dopo 5 anni. Ma in questo caso c’è tanta confusione.
Discarico delle cartelle: si pagheranno comunque
In tanti hanno mal interpretato il concetto di discarico delle cartelle esattoriali, pensando che queste decorsi i 5 anni, non siano più esigibili da parte dell’ente creditore. Nulla di più sbagliato. Infatti in questo caso si parla di discarico da parte dell’Agenzia che rispedisce il debito all’ente che vanta il credito.
A questo punto sarà l’ente a decidere come procedere e a quale agenzia di riscossione affidarsi per la riscossione del debito, che in alcun modo è cancellato. Quindi massima attenzione su questa cosa, che sta generando tantissime speranze ingiustificate tra i debitori. Andiamo adesso a scoprire se esiste davvero un modo per non pagare cartelle esattoriali dopo 5 anni.
Come cancellare le cartelle dopo 5 anni
L’unico modo che resta ai debitori di non pagare una cartella dopo 5 anni dalla ricezione è quella della prescrizione. Non ci sono altre scorciatoie purtroppo, come si pensava che potesse accadere con il governo Meloni. Per quel che riguarda le norme sulla prescrizione delle cartelle, si ricorda che quelle che riguardano il pagamento di imposte sui redditi, il termine è di 10 anni.
Ci sono poi le cartelle che riguardano i tributi locali come imu tari e tasi ed altre, che si prescrivono invece in 5 anni. L’unica speranza quindi resta quella della prescrizione che avviene entro i termini di legge. Solo in questi casi si può non pagare la cartella esattoriale che si estingue, provvedendo in questo caso anche con cancellazione tramite istanza in autotutela. Per continuare a ricevere news di questo tipo seguiteci qui.