Il rimborso auto previsto dalla normativa vigente spetta solo ad una determinata categoria di automobilisti: ecco quale
Possedere un’automobile, al giorno d’oggi, comporta tutta una serie di obblighi e di spese che vanno sempre monitorate e onorate con puntualità, onde evitare il rischio di contrarre pesanti sanzioni. Fra assicurazione, bollo auto e caro-carburante, i costi che un automobilista deve sostenere oggigiorno per avere a disposizione un’auto, sono davvero esorbitanti.
Fra le tante spese che l’automobilista deve sostenere, va messa in contro anche la tassa da pagare per la revisione auto, una spesa che va fatta periodicamente e che non può essere elusa, pena una pesante sanzione e il ritiro del mezzo dalla circolazione. Si tratta di una delle spese più “odiate” dai consumatori, perchè in realtà si tratta solo di un costo da sostenere presso un centro specializzato che controllerà il corretto funzionamento del mezzo.
In realtà, lo Stato ritiene fondamentale che i mezzi circolanti siano sempre e costantemente monitorati, per garantire la sicurezza della circolazione stradale. Con la revisione auto, il mezzo deve superare tutta una serie di controlli e ottenere la certificazione del buon funzionamento delle componenti principali, oltre alla regolarità delle emissioni.
Il costo da pagare per la revisione auto periodica si aggira attorno gli 80 euro. Un costo non elevatissimo, che in ogni caso andrà a gravare sul bilancio familiare. Una buona notizia per chi ha effettuato la revisione arriva da una legge che ne garantisce il rimborso in presenza di detetrminate condizioni. Per poter richiedere il rimborso auto, dovrà essere lo stesso automobilista ad attivarsi mediante la piattaforma ”Bonus veicoli sicuri” messa a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile.
L’utente che ha diritto al rimborso dovrà compilare correttamente il form presente sulla piattaforma, in ogni parte, inserendo tutti i dati richiesti. L’attuale normativa prevede il rimborso della revisione auto per tutti i proprietari di veicoli a motore che hanno sottoposto la loro auto ai controlli in questione per tre anni consecutivi a partire dall’1 novembre 2021.
Il rimborso, per ovvie ragioni, non potrà essere richiesto ad quegli automobilisti che hanno acquistato una nuova auto e che quindi sono tenuti ad effettuare la prima revisione dopo 4 anni dall’avvenuta immatricolazione. Si tratta del cosiddetto “bonus revisione auto” detto anche “bonus veicoli sicuri” che si dovrà richiedere entro il 31 dicembre.
Il contributo in questione si può richiedere soltanto una volta e per una sola vettura, registrandosi correttamente alla piattaforma Bonus Veicoli Sicuri. Per accedere a tale piattaforma basterà inserire le proprie credenziali Spid, o in alternativa si può utilizzare la Carta nazionale dei servizi (Cns) o Carta d’identità elettronica.