Quanto guadagna un professore universitario in Italia? Spesso ci siamo posti questa domanda. Andiamo a scoprire i compensi in uno dei lavori più ambiti nel nostro paese.
La professione di professore universitario è in Italia molto ambita, ma allo stesso tempo molto faticosa perché per arrivare ad avere una cattedra fissa bisogna calcolare molti anni di studio, tra concorsi e percorso formativo. Insomma, un lavoro tutt’altro che facile e che scaturisce da una profonda passione per l’insegnamento non di primo livello a prescindere dalla materia che si sceglie.
Prima di capire quanto guadagna un professore universitario in Italia bisogna partire proprio dal percorso di avvicinamento a questo ambito ruolo. Che vede in questo caso la laurea come punto di partenza della carriera e non punto di arrivo come sbocco per cominciare a lavorare.
Infatti dopo aver concluso il percorso di studio accademico, l’aspirante professore dovrà superare un concorso per diventare ricercatore. Ma il percorso non finisce qui, perché a questo punto dovranno trascorrere tre anni e 350 ore di lezione da assistente per maturare la qualifica di professore associato.
A questo punto c’è ancora un altro concorso da superare per diventare professore ordinario. Solo alla fine di questo percorso si conseguirà il titolo di professore ordinario. Per quel che invece riguarda lo stipendio, possiamo dire che questo varia in base a tanti fattori. Primo tra tutti gioca un ruolo fondamentale l’aspetto dell’anzianità, che fa maturare scatti in carriera.
Che contribuiscono ad aumentare lo stipendio base, con una normativa che è stata aggiornata nel 2023 e ha fatto chiarezza in questo molto molto importante.
Un professore universitario guadagna mediamente in Italia uno stipendio che si aggira intorno ai 50mila euro annui, con la paga mensile che può variare dai 3mila ai 4mila euro. Sempre in merito all’anzianità, c’è da sottolineare che un professore con 20 anni di attività alle spalle può arrivare anche ad uno stipendio annuale di 80mila euro.
Niente male come carriera in uno dei settori che rimane per privilegiati considerando i sacrifici che si devono fare per raggiungere questa qualifica. C’è poi anche un’altra figura che compare spesso nel mondo accademico, ed è quella del ricercatore. Questa figura che si occupa di organizzare progetti di ricerca in ambito universitario non gode dello stesso stipendio di un professore ordinario.
Infatti in questo caso le paghe sono molto più basse e possono variare da un minimo di 1.400 euro mensili ad un massimo di 1.900 euro mensili. Insomma, anche in questo caso parliamo di paga alta ma non altissima come quella di un professore ordinario. Per ricevere altre news potete continuare a seguirci qui.