Un test sui multivitaminici effettuato in Germania ha evidenziato casi di sovradosaggio in molti integratori presenti sul mercato
La questione complicata delle dosi dei multivitaminici somministrati ai bambini, rimane ancora irrisolta, anche dopo uno studio approfondito realizzato in Germania, che avrebbe dimostrato come 17 multivitaminici su 21 analizzati, sono sovradosati e quindi costituirebbero un problema. Insomma, se già molti esperti avevano lanciato l’allarme sulle somministrative eccessive di questi integratori, con le ultime ricerche sono aumentati dubbi e perplessità.
I risultati dei test effettuati in Germania
Il test ha sottoposto ad analisi 21 prodotti multivitaminici per bambini, dei quali 17 su 21 hanno ottenuto un punteggio negativo. Secondo gli esperti, alla luce di questi test, risulta sempre evidente come le dosi indicate siano da ritenere particolarmente eccessive nel proprio contenuto di vitamine e minerali rispetto alle raccomandazioni della Società Tedesca per la Nutrizione (DGE). Il test ha evidenziato altresì come circa tre quarti dei prodotti testati abbiano superato abbondantemente i valori di riferimento della DGE per almeno uno o più componenti.
Non meno allarmante è la situazione anche per quanto concerne la presenza di additivi dalla discutibile salubrità come la carbossimetilcellulosa, i fosfati e gli edulcoranti, i cui effetti sulla salute potrebbero risultare molto nocivi. Il decalogo che contiene le raccomandazioni dell’Istituto Federale per la Valutazione dei Rischi (BfR), ha messo in guardia dalla somministrazione di dosi elevate di vitamine e la necessità di una corretta supervisione medica. Per questa ragione sarebbe sempre doveroso evitare il fai da te, soprattutto quando c’è di mezzo la salute dei bambini.
La situazione in Italia
Anche la situazione in Italia, nel solco di quanto avviene già in Germania, non sembra essere molto più rosea. Una recente indagine effettuata dal settimanale “Il Salvagente” ha evidenziato un eccesso di quantità nei dosaggi degli integratori multivitaminici. Il sondaggio ha passato al setaccio 16 integratori regolarmente venduti nel nostro paese. I prodotti sono stati analisi analizzati dal Dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli. I risultati hanno rivelato come, in determinati integratori, la quantità di vitamine trovata nei campioni non corrisponde esattamente a quelle indicata in etichetta.
Il test ha evidenziato come, su 16 prodotti analizzati, ben 10 hanno registrato almeno uno sforamento rispetto alle tolleranze di scostamento dalle quantità dichiarate in base alle indicazioni contenute nelle linee guida del ministero della Salute. I diversi dosaggi riguarderebbero in particolar modo le vitamine appartenenti al gruppo B. In ogni caso, queste variazioni o questi discostamenti non rappresentano un rischio certo per la salute dei bambini, ma in ogni caso rappresentano una integrazione vitaminica ben diversa da quella attesa. Questa differenziazione, pur non incidendo sulla salute dei consumatori, è passibile di sanzione amministrativa.