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Direttiva Case Green, stop definitivo alle caldaie a gas: ecco da quanto dovranno essere dismesse

Il Parlamento Ue ha appena approvato la direttiva Case Green destinata a rivoluzionare i sistemi di costruzione degli edifici e ad eliminare definitivamente le caldaie a gas

Case Green, le nuove regole per costruire e per riscaldare l’ambiente – oipamagazine.it

Con 370 voti favorevoli, 199 contrari e 46 astenuti, il Parlamento Ue ha dato il via libera all’applicazione della direttiva Europea “Case Green”, denominata ufficialmente Energy performance of building directive (Epbd). Una fase cruciale che di fatto ha chiuso l’iter del provvedimento che adesso dovrà essere approvato formalmente dal Consiglio per poi essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Direttiva Case Green, ecco cosa prevede

Il provvedimento contiene norme più stringenti soprattutto per quanto riguarda l’uso delle caldaie a gas che dovranno essere eliminate dagli edifici entro il 2040. Il provvedimento contiene anche un piano dettagliato fatto di nuove regole per ristrutturare gli edifici, ad iniziare da quelli meno performanti.

Non saranno più erogati incentivi per le caldaie alimentate solo a metano, mentre saranno agevolati i sistemi ibridi, come quelli che combinano caldaie e pompe di calore, e all’elettrificazione. Per la realizzazione di edifici nuovi sono previste regole ferree da rispettare e l’installazione di impianti solari. Oltre allo stop alle caldaie, la parte più corposa della direttiva Case Green riguarda le ristrutturazioni degli edifici.

Ogni Stato membro dovrà dotarsi di un piano nazionale mirato alla riduzione progressiva del consumo di energia degli edifici residenziali. Il target da raggiungere è quello di una riduzione progressiva delle emissioni, che entro il 2030 dovrà essere almeno del 16%, per poi ridursi ancora del 20-22% entro il 2035.

Direttiva Case green, le nuove regole per ristrutturare gli edifici – oipamagazine.it

L’obiettivo finale, da raggiungere entro il 2050, è quello delle zero emissioni per il parco residenziale. I paesi avranno piena flessibilità nel decidere su quali struttura intervenire, l’unico obbligo da rispettare sarà quello di raggiungere almeno il 55% della riduzione del consumo medio di energia primaria attraverso la ristrutturazione degli edifici, intervenendo soprattutto sulle strutture più energivore, sugli edifici vetusti dei centri storici e su tutti quei complessi residenziali ad elevata emissione di CO2. Un obiettivo ambizioso che metterà a dura prova i governi dei 27 paesi membri.

Saranno cancellati ecobonus e sconti: gli effetti della nuova direttiva

Gli effetti della nuova direttiva appena approvata dal Parlamento Ue si dispiegheranno soprattutto sulle politiche legate agli incentivi e ai bonus. Verranno cancellati gli econobonus e gli sconti per l’acquisto di caldaie che funzionano solo a metano già dal 2025.

Potrebbero essere ammessi incentivi solo per le caldaie in grado di funzionare con gas verdi (come il biometano o l’idrogeno verde). In ogni caso, entro il 2040, le caldaie a metano dovranno essere totalmente eliminate. Secondo l’interpretazione degli esperti, questo termine non è tassativo ma si tratta di un obiettivo da raggiungere con un certo margine di tolleranza per chi dovesse sforarlo.