E’ stato ormai battezzato con il nome di “truffatore cortese”: si tratta di un uomo avvenente che propone ai commercianti di acquistare uno spazio pubblicitario
Va in giro per la città di Firenze sfruttando il suo fascino e il suo look impeccabile per piazzare le sue truffe in maniera subdola. Si tratta di un uomo che in questi giorni ha frodato molti quattrini nel capoluogo toscano, sfruttando la propria indubbia avvenenza per fare colpo soprattutto sulle donne.
Ben vestito, con tanto di borsa firmata e un sorriso smagliante, il truffatore seriale, ormai noto come il “truffatore cortese”, si è dimostrato scaltro nel raggirare alcuni commercianti nella zona di via Aretina dove già nel 2019 aveva colpito senza pietà, piazzando truffe in serie.
Una delle vittime del truffatore cortese è stata una fioraia fiorentina, di nome Chiara, che da poche settimane aveva inaugurato il suo negozio. La donna ha raccontato che il truffatore si è presentato come medico, intento a voler regalare 15 bouquet alle dirigenti mediche. Per cercare di carpire la fiducia della fioraia, ha pure raccontato che la moglie era già cliente di questo negozio.
Per non pagare ha raccontato la frottola di essere stato vittima del furto di un telefono e del borsello per giustificare il fatto di non poter pagare subito l’acconto per i bouquet. A garanzia del suo impegno ha poi allungato un foglietto con un numero di telefono in cui c’è scritto sopra “Dottor Bindi”.
Poi, ha raccontato di gestire, insieme alla moglie, uno spazio pubblicitario nel giornalino di Careggi “distribuito gratuitamente ai medici e ai dirigenti”. Così ha chiesto all’incauta fioraia di partecipare all’iniziativa pubblicitaria versando la “modica” cifra di 50 euro per acquistare lo spazio pubblicitario per il proprio negozio.
Chiara non ha esitato un attimo a consegnare la somma. Il fantomatico “Dottor Bindi” è riuscito così ad intascare 50 euro, decidendo poi di passare al negozio successivo per proseguire il suo giro. Sono tanti i negozianti fiorentini che sono caduti in trappola consegnando al truffatore cortese una banconota da 50 euro pensando di acquistare uno spazio pubblicitario nella rivista.
“Vorrei mettere in guardia i colleghi e i residenti – è l’appello di Chiara – io ci sono cascata, nonostante guardando le mani così poco curate di quest’uomo un campanello di allarme mi si sia acceso. Ma ho voluto scacciare il pensiero, dopo essersi qualificato non potevo crederci…”. Una maniera sfortunata per la povera fioraia per iniziare la sua attività. Fra l’altro si tratta di uno storico negozio di fiori che Chiara sta amorevolmente curando per ridargli vita.