Molti call center utilizzano tecniche subdole per raggirare gli utenti: ecco cosa fare per non cadere in trappola
A chi non è mai capitato di ricevere una telefonata sospetta da parte di operatori senza scrupoli che propongono offerte vantaggiose solo per appropriarsi dei dati personali o per far firmare contratti farlocco? Con l’avvento del mercato libero, il telemarketing è diventato sempre più aggressivo con proposte mirabolanti che nascondono parecchie insidie soprattutto per gli utenti meno scaltri.
Spesso vengono utilizzate tecniche subdole per estorcere dei consensi, come ad esempio quei casi di call center che registrano un “sì” pronunciato durante la telefonata, per avviare un contratto che l’utente non vuole affatto stipulare. In questo contesto così poco edificante, sono tanti gli utenti che scoprono di aver “firmato” contratti multipli per una sola utenza, con addebiti astronomici in bolletta.
La denuncia delle associazioni dei consumatori
La piaga delle azioni scorrette da parte degli operatori telefonici è stata stigmatizzata da Bruno Maizzi, presidente provinciale e regionale del Movimento Consumatori, che ha denunciato l’incremento dei casi di utenti che hanno lamentato un aumento spropositato delle bollette di luce e gas, con importi in bolletta astronomici. Anche a livello bancario si sono verificati aumenti ingiustificati del costo dei mutui, senza alcuna motivazione plausibile.
“Ci si trincera ogni volta dietro la motivazione della guerra e, prima ancora, della pandemia – ha spiegato Maizzi – ma alla fine, chi ne paga le conseguenze è sempre l’utente”. Una delle aziende finite nel mirino del garante della privacy è stata Enel, che per l’uso improprio dei dati personali degli utenti, ha ricevuto una maxi multa da 79 milioni di euro. La colpa del gestore è stata quella di non avere adottato le misure necessarie per prevenire le attività illecite dei procacciatori abusivi.
Sono ormai davvero numerose le segnalazioni che giungono ogni giorno all’Associazione dei Consumatori. “Molte volte – hanno spiegato i rappresentanti delle associazioni – ci imbattiamo in contratti stipulati con firma apocrifa. Di recente abbiamo ottenuto l’azzeramento delle fatture emesse nei confronti di un utente il cui contratto era stato palesemente estorto con l’inganno”.
Un caso emblematico è stato quello di un’anziana signora che a propria insaputa si è trovata appioppato un nuovo contratto per il servizio di luce e gas intestato al marito che era morto diversi mesi prima. Spesso gli utenti si ritrovano anche a dover pagare due bollette per due telefoni diversi nella medesima abitazione.
Il fallimento del registro delle opposizioni
Una piaga che nemmeno l’introduzione del registro delle opposizioni è servito ad alleviare. Uno strumento che, secondo le associazioni dei consumatori, si è rivelato un “flop totale”. La cosa che occorre fare in questi casi è sempre quella di non pagare nulla e di chiedere una consulenza alle associazioni locali che tutelano i diritti dei consumatori. Esistono appositi sportelli che garantiscono adeguata assistenza telefonica, online e anche di persona.