L’Arera ha ridotti i termini per la prescrizione delle bollette di luce e gas per tutelare i consumatori: ecco i nuovi termini
Anche le bollette della luce e dell’acqua possono andare in prescrizione e quindi non devono essere più pagate, esattamente come altri crediti o debiti. Anche le aziende che emettono le fatturazioni elettriche, telefoniche o di altre utenze, sono tenute dalla legge ad agire entro un certo periodo di tempo. Per potersi avvalere della prescrizione, l’utente deve opporsi all’avviso di accertamento ricevuto o alla citazione in giudizio, eccependo l’intervenuta prescrizione.
Come abbiamo già scritto in precedenza, anche i crediti riguardanti le bollette energetiche sono soggette alle norme sulla prescrizione civile. La legge ha fissato un termine massimo di dieci anni e un termine breve di cinque anni, introducendo anche alcune eccezioni. E’ il caso proprio delle bollette per la fornitura di acqua, gas ed energia elettrica, la cui prescrizione è prevista dopo i due anni che il credito non viene riscosso.
Un nuovo termine che venne introdotto nel 2019 dopo l’intervento dell’Arera, che volle proprio introdurre un termine più ridotto a tutela degli utenti. Un diverso regime viene applicato per quanto concerne le bollette dell’acqua e della linea telefonica. Per questo genere di fatturazioni, i termini per la decorrenza della prescrizione iniziano dal primo giorno successivo alla loro scadenza (ossia il termine ultimo per pagare).
Qualora questo termine dovesse coincidere con una domenica o un giorno di festa, il termine viene prorogato al primo giorno feriale utile. I tempi per la prescrizione si interrompono se il creditore pone in essere atti interruttivi, quali sono le richieste di pagamento formali notificate con raccomandata a/r o pec. In questo caso, la decorrenza dei termini riparte da zero dalla data dell’atto interruttivo.
In base alla nuova legge la prescrizione quinquennale è prevista nel caso delle bollette del gas emesse in data successiva al primo gennaio 2019, mentre per quelle emesse in data antecedente, la prescrizione è fissata in cinque anni. Pertanto, alla luce dei nuovi termini introdotti dall’Arera, le bollette del gas emesse nel 2022 si prescriveranno proprio nell’anno in corso. E’ biennale anche la prescrizione delle bollette della luce, ma solo se emesse dopo l’1 marzo 2018. Per quelle emesse in data antecedente, si applica la prescrizione quinquennale.
Non è invece cambiato nulla per le bollette del telefono, per le quali è stata confermata la prescrizione quinquennale. Pertanto le fatturazioni emesse nel 2024, ad esempio, si prescriveranno solo nel 2024. Se il gestore non presenta atti interruttivi, una volta compiuti i termini per la prescrizione, l’utente può anche rifiutarsi di pagare senza incorrere in conseguenze di carattere giuridico.