Spesso è la nostra percezione pessimistica a farci ritenere la nostra coda alle casse del supermercato molto più lunga delle altre: i risultati di uno studio matematico
E’ vero che la nostra coda alla cassa quando andiamo a fare la spesa è sempre la più lunga o è solo una mania di “persecuzione” che ci attanaglia? Statisticamente la maggior parte dei consumatori che fa la fila alla cassa pensa sempre che la propria coda sia la più lenta in assoluto.
Spesso i ritardi sono dovuti ad un cliente che ha difficoltà con la propria tessera bancomat o a quel cliente che ha dimenticato di comprare qualcosa e lascia in sospeso il conto per andare a prelevare dagli scaffali ciò che gli serve. E che dire di quei clienti che rallentano la fila alla cassa perchè imbustano la loro spesa con una “flemma” insopportabile.
I modelli matematici applicati ai sistemi di coda
Pochi sanno che esiste una branca della matematica che studia proprio queste fattispecie. Sostanzialmente studia approfonditamente i modelli statistico-dinamici dei sistemi di coda e quindi anche la fattispecie delle lunghe file d’attesa al supermercato. Esiste anche una componente psicologica che ci porta a pensare che la coda in cui ci siamo posizionati sia la più lenta di tutte.
Siamo sempre noi a scegliere in quale cassa pagare, in base ad alcune considerazioni legate anche al fattore tempo. Magari evitiamo quelle casse dove i clienti in attesa hanno i carrelli pieni di spesa, stimando che i tempi potrebbero allungarsi. Allora diamo preferenza a quelle casse dove la quantità di persone in attesa e minore o i carrelli sono meno pieni.
Il nostro cervello tende ad elaborare i concetti negativi più di quelli positivi. Questo atteggiamento ci porta inevitabilmente a pensare che la nostra fila stia avanzando speditamente, mentre il più delle volte ci lamentiamo quando vediamo le altre file scorrere più rapidamente della nostra. Il tutto accade mentre magari davanti a noi c’è una vecchietta che fatica a trovare i centesimi dentro il portafogli per concludere il pagamento.
Cosa dicono le statistiche
In realtà si tratta solo di una pura e semplice percezione ingannatrice. Le analisi effettuate dagli studiosi sulla teoria delle code, hanno spiegato in maniera puntuale le ragioni per le quali la nostra fila al supermercato ci appare sempre la più lenta. Si tratta di pura e semplice probabilità. Infatti le probabilità che si verifichino imprevisti o criticità nel sistema dei pagamenti, è la stessa in ogni coda. Spesso capita che il POS si inceppi o che la cassiera si metta a discutere con un cliente intrattendosi un po’ di più, magari per parlare semplicemente del più e del meno.
Matematicamente, esistendo N code, la possibilità di finire nella coda più veloce è di solo 1/N. Magari potrebbe accadere davvero di beccare la coda sfortunata, ma nella maggior parte delle situazioni, si tratta solo di una percezione psicologica pessimista. La soluzione a questo problema è tutt’altro che facile. Magari si potrebbe optare per la soluzione adottata dalle Poste Italiane o negli aeroporti, dove la coda e unica e lo smistamento avviene a posteriori. O chissà che in futuro non si possano trovare altre soluzioni più efficaci.