Custodisci con cura questa preziosa moneta da 2 euro, il suo valore sorprendente la rende un autentico tesoro.
Da oltre due decenni, i numismatici di tutto il globo hanno avuto l’opportunità di imbattersi in una vasta gamma di emissioni monetarie, inclusa la moneta da 2 euro, che offre un assortimento estremamente diversificato e affascinante.
In particolare, in Italia, queste monete si distinguono non solo per il loro valore nominale, ma anche per le loro raffigurazioni iconiche che spesso si discostano dalla tradizionale immagine di Dante Alighieri.
Tra queste rappresentazioni, la moneta da 2 euro con Giotto, o più precisamente con una sua celebre opera, emerge come un’esemplare particolarmente raro e ambito dai collezionisti in Italia.
Ma quale valore può oggi attribuirsi a questa emissione pensata per il mercato collezionistico? Per comprendere appieno l’importanza di questa moneta, è essenziale considerare il contesto storico e artistico in cui è stata concepita.
Moneta da 2 euro: luogo e anno di emissione
Durante il Rinascimento italiano, un’epoca caratterizzata da un fervido fermento culturale ed artistico, numerosi geni artistici hanno lasciato un’impronta indelebile nel panorama artistico. Tra questi, Giotto, vissuto tra il 13° e il 14° secolo, si distingue come uno dei precorsi di questo movimento artistico.
Attivo sia come pittore che come architetto, l’artista toscano ha esercitato una profonda influenza non solo sulle generazioni successive, ma anche sui suoi contemporanei. Le sue opere, ancora oggi, sono simboli intramontabili a Firenze e oltre i confini italiani.
Il suo volto, riconoscibile anche in un celebre dipinto presumibilmente autoritrattistico custodito presso il Museo del Louvre, ha ispirato l’emissione commemorativa da due euro, ideata nel 2017 per celebrare il 750º anniversario della nascita di Giotto.
Curiosamente, questa emissione non è stata concepita in Italia, ma piuttosto a San Marino, sebbene sia stata prodotta presso la Zecca di Roma. Questo si riflette nella presenza del simbolo della Zecca di Roma e della dicitura “San Marino” sulla moneta.
Inoltre, poco distante dalla raffigurazione di Giotto, è stata inserita una sezione del Duomo di Firenze, opera anch’essa progettata dall’artista stesso, enfatizzando ulteriormente il suo legame con la città e con l’arte rinascimentale italiana.