Non tutti sanno che l’Inps fornisce uno strumento utile per accedere alla pensione, pur non avendo accumulato gli anni richiesti. Esiste infatti un modo per accedere alla pensione pur non avendo raggiunto il numero di anni di contributi richiesti dalla legge.
Si tratta della cosiddetta maggiorazione contributiva. Ma chi può farne richiesta e come avere diritto a questo “regalo” da parte dell’Istituto di Previdenza sociale? Scopriamolo insieme.
Ci sono delle categorie di lavoratori che, pur non avendo raggiunto gli anni di contributi previsti per accedere alla pensione, possono comunque farne richiesta. Innanzitutto è bene ricordare che, per avere diritto alla pensione, bisogna accumulare 20 anni di contributi o avere compiuto 67 anni di età.
Ci sono delle persone che si trovano con 37 anni contributivi, quindi 5 anni in meno rispetto a quelli necessari per la pensione. Ovviamente, la prima idea è quella di continuare a lavorare fino a raggiungere la soglia necessaria per accedere al pensionamento ordinario. C’è però una possibilità che non tutti prendono in considerazione. Scopriamo di cosa si tratta.
Come anticipato, esiste un modo per accedere alla pensione pur non avendo raggiunto il numero di anni di contributi richiesti dalla legge. Chi ha iniziato a lavorare prima del compimento del 18esimo anno di vita, può avere diritto a una sorta di “moltiplicatore”. I contributi versati prima dei 18 anni varranno infatti 1,5, quindi 0,5 in più rispetto alla norma. Quindi, se ad esempio si è iniziato a lavorare nel 1996 a 15 anni di età, quei 3 anni di contributi varranno come 4,5, quindi anno e mezzo in più rispetto al normale conteggio ai fini pensionistici.
Come si evince, basta quindi fare due conti per recuperare fino a cinque anni di contributi, pur non avendoli versati. La modalità per la richiesta è molto semplice. Basta presentare istanza all’INPS, certificando l’applicazione della maggiorazione. La maggiorazione più cospicua è quella che riguarda gli invalidi. In questo caso, ogni anno di contributi vale due mesi in più, rispetto ai 12 tradizionali, purché il riconoscimento della disabilità sia arrivato dopo aver iniziato a lavorare.
Quindi, i lavoratori disabili che siano stati riconosciuti tali dalla Commissione Medica Invalidi Civili INPS e abbiano svolto 25 anni di lavoro, avranno diritto alla maggiorazione contributiva, che equivarrà a 30 anni di contributi. L’unica condizione necessaria purché questo avvenga è che l’invalidità riconosciuta al richiedente sia superiore al 75%.