Nel corso del mese di dicembre arriveranno nuovi assegni più corposi. Scopriamo i cambiamenti di gennaio per i pensionati.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha ufficializzato un incremento degli assegni del 5,4% per il 2024, ma non solo: dicembre sarà il mese in cui arriveranno ai contribuenti assegni più consistenti, anche grazie alla tredicesima e all’assenza di ritenute addizionali, sia comunali e regionali. Ecco tutte le novità per i pensionati, tenendo in considerazione anche il mese di gennaio.
Una buona notizia per i pensionati: le novità di dicembre e gennaio
L’assegno pensionistico di dicembre sarà più elevato per oltre 20 milioni di italiani per diverse motivazioni. A partire dal 1° dicembre, infatti, i pensionati incastrano gli aumenti collegati alla all’incremento dell’inflazione relativa al 2022.
Sarà versata, inoltre, anche una tredicesima più consistente e non saranno conteggiate le ritenute addizionali, sia quelle comunali che quelle regionali. Non tutti, però, riceveranno un aumento legato all’inflazione pari al 100%, in quanto le cifre erogate variano a seconda della pensione percepita.
Pertanto, oscillano tra i 57 € lordi di aumento per chi percepisce una pensione di 600 € al mese fino a 187 € per chi, invece, ottiene un assegno o pari a 2500 €.
L’aumento è stato sancito all’interno del decreto Anticipi, che è stato approvato il 16 ottobre 2023. In un primo momento, il conguaglio dell’adeguamento degli assegni doveva essere attuato a partire dal mese di novembre, data poi slittata al 1 dicembre 2023, secondo la pubblicazione presente in Gazzetta Ufficiale.
A chi è rivolta tale misura
Questa misura è dedicata, specificamente, ai pensionati che percepiscono assegni fino a quattro volte il trattamento minimo INPS, ossia 2.101,52 € lordi mensili la percentuale diminuisce, nel momento in cui si sale fino ad arrivare al 32% per gli assegni fino a 10 volte il minimo. Questa percentuale, inoltre, scenderà ulteriormente, arrivando al 22% a partire dal prossimo anno.
L’incremento dello 0,8% sulla pensione dicembre, dunque, punta ad aggiustare l’inflazione registrata nel corso del 2022 e la compenserà, seppur in maniera parziale, considerando l’aumento dell’8,1%.
In programma, inoltre, pare ci siano anche gli arretrati del 2023, contati da partire dal mese di gennaio fino a quello di novembre. La tredicesima, in sostanza, riceve un aumento dello 0,8%. È utile tenere a mente che all’importo lordo della 13ª per i pensionati e pari a 1/12 per ogni mese di pensionamento in base all’anno di riferimento.
Per le pensioni più contenute, poi, è previsto un bonus da 155 € che si può tenere rispettando specifici requisiti.
Tra questi, possiamo annoverare il fatto che bisogna essere titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell’assicurazione generale obbligatoria o forme sostitutive, esonerative o esclusive della stessa, nonché forme pensionistiche obbligatorie gestite da enti a privatizzati.
Inoltre, bisogna considerare che l’importo della pensione lordo su base annuale non deve superare quello del trattamento minimo annuo del fondo pensioni lavoratori dipendenti.