Una famosa azienda del nostro Paese è in crisi e ha annunciato più di 200 licenziamenti in due stabilimenti importanti. Ecco tutti i dettagli su una notizia spiacevole per tante famiglie italiane.
Sentiamo spesso notizie inaspettate nel mondo del lavoro. Diverse volte, infatti, anche marchi famosi e storici nei rispettivi ambiti e settori di riferimento possono vivere momenti di difficoltà e di vera e propria crisi. Ed è proprio quello che sta accadendo a una delle aziende più conosciute del nostro Paese.
Più di 200 dipendenti attivi in due stabilimenti italiani, infatti, sono a rischio licenziamento, a causa di un annunciato piano di ristrutturazione aziendale. Una notizia davvero drammatica per diverse famiglie, vista anche la crisi economica in corso, con i prezzi alle stelle e un carovita sempre più dominante.
Quale grande marchio italiano ha annunciato questa operazione di smantellamento che porterà a un numero massiccio di esuberi? Scopriamolo nei prossimi paragrafi.
200 licenziamenti all’interno di questo storico marchio italiano: la situazione
Dal 1850 l’azienda leader nella realizzazione di insaccati, salumi, mortadella e prosciutti è Fiorucci. Tutto parte da Norcia, in Umbria. Oggi la sede principale è situata a Pomezia, nel Lazio. Fiorucci è ancora oggi specializzata nella produzione di insaccati e di prodotti appartenenti al settore dei salumi. Un vero e proprio punto di riferimento sia in Italia che all’estero.
Nonostante ciò, sarebbero oltre 200 le persone a rischio licenziamento, a causa di alcune “drammatiche difficoltà finanziarie“. Questo maxi licenziamento potrebbe, quindi, lasciare all’improvviso a casa tantissime persone over 50, in una fase della loro vita in cui trovare una nuova posizione lavorativa diventa molto difficile.
Gli esuberi potrebbero addirittura arrivare al numero di 227 fra gli stabilimenti di Pomezia Santa Palomba (Roma) e Parma. I vertici aziendali avrebbero preso questa decisione drammatica per dare un più ampio progetto di ristrutturazione aziendale, con un taglio netto delle produzioni e con l’esternalizzazione di alcuni processi produttivi.
Ma a che prezzo? I tagli, come spesso accade, avranno ripercussioni negative sul personale. Centinaia di famiglie italiane che potrebbero ritrovarsi da un giorno all’altro senza un grosso introito.
La mobilitazione dei sindacati
La situazione più grave riguarda lo stabilimento di Pomezia. Qui, infatti, la metà degli oltre 400 addetti presenti potrebbe ritrovarsi in disoccupazione entro due mesi e mezzo. Dal canto suo, l’azienda ha ribadito come entro marzo 2024 ogni lavoratore avrà la sua situazione risolta nel modo migliore.
Al momento, però, il rischio del maxi licenziamento è molto concreto. I sindacati sono in fermento e si sono mobilitati per garantire a tutti i lavoratori coinvolti di poter continuare ad avere un lavoro dal 2024 in avanti in Fiorucci.
Lo scorso 23 novembre, infatti, si è già avuto un incontro ravvicinato fra la Fiorucci, le Segreterie nazionali e territoriali di Fai, Flai, Uila e le RSU degli stabilimenti di Parma e di Pomezia.
Si farà di tutto per evitare questi licenziamenti, che potrebbero avere gravi ripercussioni economiche per centinaia di famiglie del nostro Paese.