Si potrà fruire dell’Ecobonus fino al 31 dicembre 2024: le regole per questo incentivo restano invariate. Ecco tutte le informazioni da considerare.
L’Ecobonus potrà essere fruito – fino al 31 dicembre 2024 – per effettuare lavori volti al risparmio energetico, sia per le abitazioni singole che per i condomini. Fino al termine sopra indicato, le regole non cambieranno. Vediamo come funziona e a chi spetta.
L’Ecobonus è quella tipologia di incentivo che permette di fruire di agevolazioni in relazione alla messa in atto di interventi, sia su case singole che su interi condomini. Si potrà fruire di tale bonus fino al 31 dicembre 2023, secondo le stesse regole sinora vigenti.
Per gli interventi attuati – volti al risparmio energetico – si potranno ottenere detrazioni che oscillano tra il 50% e il 65%, percentuali che possono ulteriormente incrementare, fino all’85% per i condomini. Inoltre, bisogna considerare che, visto che il bonus è quasi giunto al termine, le condizioni diventano più vantaggiose.
Per poterne fruire, come tutti gli altri bonus, bisogna rispettare determinati requisiti che permettono di fruire dello sconto fiscale.
Il rimborso potrà essere richiesto nel momento in cui si presenta la dichiarazione dei redditi, interno della quale sarà la portata la detrazione che sarà conferita su un periodo di 10 anni. Tutto ciò, quando è confermato lo stoppa la cessione del credito e lo sconto in fattura.
L’elenco dei lavori, al fine di ottenere questo bonus, resta sostanzialmente invariato: si possono, infatti, attuare interventi semplici ma anche quelli più complessi, quali la sostituzione di caldaia e condizionatori o la coibentazione dell’edificio.
L’Ecobonus può essere richiesto, nel caso in cui le unità immobiliari e gli edifici siano già esistenti e censiti o per i quali è stata regolarmente presentata una richiesta di accatastamento. Comprese nella misura, anche gli immobili strumentali, patrimoniali e merce.
Tra le molteplici voci presenti all’interno della lista delle spese annesse, ci sono, ad esempio, la riqualificazione energetica globale, la coibentazione di strutture opache verticali, l’involucro edilizio e la installazione di collettori solari termici.
A queste, si aggiungono interventi di produzione acqua calda sanitaria e climatizzazione invernale, caldaie a condensazione sia per unità singole che per condomini, nonché installazioni di sistemi di termoregolazione evoluti.
Infine, nell’elenco sono presenti anche interventi volti ai sistemi di building automation, alla sostituzione scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore, alla sostituzione – parziale o totale – di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di aria calda a condensazione, nonché la sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza.
In questo modo, è possibile attuare questa tipologia di lavori avendo a disposizione un’agevolazione in fase di dichiarazione dei redditi.