Una pensionata si è spostata in una casa più accessibile per motivi di deambulazione, ma ha avuto una multa salata.
Aldia Pisano, donna anziana residente a Marghera, ha deciso di cambiare casa a causa dei suoi problemi di deambulazione. La signora, infatti, è passata da una casa al terzo piano a una ubicata al primo, per avere spostamenti più agevoli. Aldia, però, ha ricevuto una multa salata per non aver spostato la residenza. Un errore burocratico, dunque, che le è costato caro.
Una distrazione che, per quanto può sembrare minima, è costata cara a una pensionata di Marghera la quale, per aver dimenticato di spostare la residenza, dopo aver cambiato casa, si è ritrovata tra le mani una sanzione di 6mila euro.
Una cifra importante che non tutti possono pagare a cuor leggero. La donna aveva cambiato casa, per poter spostarsi agevolmente, visti i suoi problemi di deambulazione: infatti, ha scelto di lasciare la propria abitazione, sita al terzo piano, per una, invece, collocata al primo piano.
Il cambiamento è avvenuto sullo stesso civico e non altrove: così, la donna ha pensato di non dover necessariamente comunicare tale modifica alle autorità competenti. La situazione, però, è scivolata di mano, anche in seguito al fatto che l’immobile ha subito un riaccatastamento.
L’acquirente dell’immobile, nei fatti, ha proceduto alla fusione dei due immobili, facendo diventare uno solo. Pertanto, si è venuta a creare una sola unità abitativa. Pertanto, il vecchio appartamento non esisteva più nel catasto e, di conseguenza, la signora non poteva più avere la residenza associata allo stesso.
Come ha spiegato Paolo Ceccato, titolare del centro elaborazione dati, che ha in carico la pratica della pensionata, “La permuta è stata fatta con un atto notarile, la signora ha sbagliato a non fare il cambio di residenza. Il Comune ha emesso due accertamenti Imu per il 2019 e il 2020, e per avere l’esenzione prima casa serve la dimora effettiva nell’immobile con residenza anagrafica“.
È stata effettuata richiesta di annullamento, come sottolineato da Ceccato, in quanto la residenza – da parte della donna – non era stata spostata solamente per “ignoranza“. La risposta, però, è stata negativa.
Ceccato rispetta la decisione del Comune che ha effettuato i dovuti controlli, facendo, però, appello anche al buonsenso dell’amministrazione, considerando il caso specifico, nel quale la signora ha commesso un “errore in buona fede“.
Al momento, la multa è ancora in essere: non si sa, dunque, se ci sarà qualche cambiamento di rotta, da parte dell’amministrazione o se la donna dovrà rassegnarsi e pagarla.