Per le famiglie italiane che hanno un ISEE sotto i 30.000 € le bollette si azzerano: ecco tutte le novità.
Per poter risparmiare sul costo delle bollette, si può optare per un impianto fotovoltaico. La variante domestica, infatti, rappresenta una soluzione importante per ridurre l’importo finale delle fatture. Certamente, l’acquisto di questa tipologia di impianto non è alla portata di tutti, però ci si può avvalere di alcuni aiuti provenienti dallo Stato. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Per poter installare un impianto fotovoltaico, una famiglia deve spendere tra i 2500 € di 3500 € per kWp di potenza. Si tratta, dunque, di una spesa importante che incrementa all’aumentare dei metri quadri della casa.
Per esempio, se dobbiamo installare un impianto del genere su una casa di 100 metri quadri, nella quale abitano quattro persone, la cifra può aggirarsi fino ai 9000€.
Pertanto, questa spesa, risulta decisamente non affrontabile soprattutto dalle famiglie meno abbienti. Per questa ragione, in tal senso, è stato introdotto il Reddito Energetico, una misura che sarà decisamente più presente nel corso del 2024, nata, però, a partire dal 2017.
Il Reddito Energetico, infatti, fu introdotto al fine di favorire l’installazione del fotovoltaico domestico anche da parte delle famiglie con un reddito annuale basso.
L’utilizzo del Reddito Energetico è stato disciplinato dal Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, pubblicato noto novembre 2023 sulla Gazzetta Ufficiale.
Pertanto, sono stati definiti i requisiti da rispettare al fine di ottenere questa agevolazione e la platea dei beneficiari per il prossimo biennio.
La misura, dapprima regionale, in quanto interessava Sardegna, Lazio e Puglia, si è estesa a tutta Italia, al fine di dare supporto alle famiglie che intendono passare al fotovoltaico, ma che non hanno i mezzi economici necessari per fare questo tipo di cambiamento. Il fondo rotativo, dunque, sarà valido per il 2024 per il 2025.
L’obiettivo, dunque, di questo Reddito Energetico è quello di portare alla creazione di piccoli impianti solari domestici, senza gravare sulle tasche dei beneficiari.
D’altronde, bisogna considerare che i contributi in conto capitale saranno pari alla spesa sostenuta. Si può ottenere tale beneficio se l’ISEE non superi i 15.000 € annui o non superi i 30.000€ annui se si hanno almeno quattro figli a carico.
Tale incentivo non è compatibile con altri, inerenti al fotovoltaico residenziale: il contribuente potrà inoltrare solamente una domanda di accesso, dopo che il Ges avrà proceduto a attivare bandi specifici e la piattaforma dedicata online.
Gli impianti potranno essere installati su edifici di cui si è titolari di un diritto reale e, inoltre, questi ultimi dovranno rispettare determinati requisiti tecnici. In totale, sono stati stanziati, per tale misura, 100 milioni di euro.