Il colloquio di lavoro è un dettaglio da non sbagliare, in modo tale da avere maggiori possibilità di essere assunto da una azienda. Un’esperta ha spiegato alcune bugie da dire durante il colloquio. Ecco che cosa ha consigliato a chiunque sia alla ricerca di una occupazione.
Il colloquio di lavoro è il primo passo da superare per avere possibilità di essere assunti da una azienda specifica. Si tratta, però, di un momento molto particolare e che spesso può creare ansia nel candidato. Voler fare bella figura con il personale di una azienda è il sogno di tutti.
Non sempre, però, si riesce a impressionare positivamente chi si occupa di reclutare e di assumere nuove figure da immettere nell’organigramma aziendale. Presentarsi al colloquio con un abbigliamento impeccabile e con una pettinatura in ordine potrebbero essere due aspetti importanti da tenere in considerazione.
Presentare un CV fornito di tutte le esperienze precedenti, del titolo di studio esatto e scritto in un modo preciso è un altro aspetto da sottolineare per avere maggiori probabilità di successo.
Durante il colloquio, poi, sarà importante rispondere in modo sereno e deciso alle domande, non mostrando mai insicurezza nei propri mezzi.
Un’esperta reclutatrice, poi, ha spiegato come durante un colloquio di lavoro sia necessario anche un po’ mentire sul proprio carattere, sulle proprie aspirazioni e su cosa si stia cercando. Che cosa ha detto? Scopriamolo nel testo che segue.
Le “menzogne” da dire al colloquio di lavoro
Non tutti i colloqui di lavoro sono uguali. Molto, infatti, dipenderà dal tipo di lavoro e dall’azienda specifica. Molte volte, però, alcuni tipi di domanda posti al candidato saranno inevitabili. Come rispondere? Un’esperta reclutatrice – Bonnie Dilber – ha spiegato in un video su TikTok una bugia a fin di bene sia necessaria in 3 casi specifici. Quali? Ecco che cosa ha detto.
Trovare una occupazione stabile non è semplice in questo periodo storico. Ecco perché una piccola menzogna a fin di bene potrebbe essere necessaria per far colpo sui reclutatori.
La prima bugia riguarda il negare il fatto di aver lasciato un lavoro precedente per qualche opinione divergente con il proprio capo. I reclutatori, infatti, potrebbero pensare di avere a che fare con una persona con cui sarà complicato lavorare.
Le altre bugie
Bonnie Dilber ha, poi, consigliato altre 2 bugie da dire durante un colloquio di lavoro. Bisogna, per prima cosa, mentire sul vero motivo per cui si vorrà un lavoro. Dire di avere come obiettivo uno stipendio adeguato non impressionerà positivamente i reclutatori aziendali.
Bisognerà, invece, far “credere loro di essere lì per portare avanti la visione dell’azienda“.
L’ultima bugia consigliata dall’esperta, infine, riguarda il mentire sui propri piani futuri. Bisognerà, infatti, sempre dire di voler rimanere per un periodo a tempo indeterminato, dal momento che ogni azienda vuole sempre assumere una “persona talentuosa che rimanga con loro e che cresca con loro“.