Due stabilimenti potrebbero chiudere facendo perdere il posto di lavoro a ben 500 dipendenti del nostro Paese. Cosa sta succedendo? A quale azienda facciamo riferimento? Ecco tutti i dettagli su una situazione altamente spiacevole.
Subire un licenziamento non fa mai piacere, specie in un momento storico simile, con mille difficoltà dal punto di vista economico e finanziario. Una interruzione lavorativa, quindi, oltre a generare possibili ripercussioni psicologiche, è molto grave anche dal punto di vista prettamente economico.
Perdere il posto di lavoro, quindi, è una di quelle circostanze con cui nessuno vorrebbe mai avere a che fare. Le spese sono sempre più pressanti e avere uno stipendio in meno in famiglia non può fare altro che incrementare i problemi e limitare le proprie possibilità.
Chi ha un lavoro precario, purtroppo, è abituato a possibili colpi di scena da un momento all’altro. Chi, invece, ha il posto fisso non si aspetterebbe mai di dover far fronte a un imprevisto simile e così importante.
In questo articolo, però, vogliamo parlare di un caso specifico di possibile maxi licenziamento riguardante due stabilimenti del nostro Paese. A rischio licenziamento, infatti, sarebbero ben 500 dipendenti. Nei prossimi paragrafi analizzeremo tutti i dettagli di questa situazione non certo piacevole per centinaia di famiglie del nostro Paese. Ecco che cosa c’è da sapere.
Chiudono due stabilimenti? 500 lavoratori rischiano di perdere il posto di lavoro
La multinazionale svizzero-americana TE Connectivity, azienda specializzata nella produzione di terminali e connettori per l’industria, starebbe valutando la possibilità di chiudere due stabilimenti italiani, a causa del calo della domanda sul mercato del nostro Paese.
Una decisione che potrebbe essere drammatica per molte famiglie, dal momento che 500 dipendenti rischierebbero di andare a casa entro il 2025.
Di quali stabilimenti parliamo? Ecco tutte le ultime informazioni su questa situazione che sta generando ansia e perplessità in tutti questi lavoratori del nostro Paese.
Gli stabilimenti a rischio chiusura
TE Connectivity starebbe valutando la chiusura definitiva delle fabbriche situate a Collegno, in provincia di Torino, e a San Salvo, in provincia di Chieti. L’azienda ha reso noto che si rende necessaria l’effettiva riorganizzazione a livello mondiale delle attività produttive della divisione elettrodomestici.
L’azienda ha fatto anche sapere che lavorerà a stretto contatto con i sindacati, in modo tale da garantire le soluzioni migliori per tutti i dipendenti coinvolti.
La situazione più grave sembrerebbe essere quella dello stabilimento di Collegno, mentre emergono spiragli per lo stabilimento abruzzese. A Collegno potrebbero registrarsi 222 licenziamenti entro il 2025.
L’azienda è attiva in Italia anche nelle sedi di Assago, in provincia di Milano, e a Frascati, in provincia di Roma.
Fim Cisl e Fiom Cgil si stanno già muovendo per risolvere la situazione e per, eventualmente, garantire le migliori soluzioni possibili a tutti i lavoratori a rischio perdita del posto di lavoro.