La stragrande maggioranza delle persone si prepara personalmente almeno un caffè al giorno a casa. Cosa scegliere fra moka e macchina? Scopriamo quale elemento consuma di più e impatta maggiormente sull’ambiente. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Il caffè è una delle bevande più amate dagli italiani e non solo. Alzarsi al mattino con l’odore emanato da questa bevanda durante la sua preparazione è una cosa alla quale difficilmente le persone possono rinunciare. Una bevanda gustosa, che può far partire con il piede giusto la giornata di tanti.
Sono in molti a preferirlo maggiormente forte, altri più agrumato e meno intenso. C’è chi, poi, lo prende zuccherato e chi, invece, “puro”, amaro e, dunque, privo di zucchero.
Al netto delle abitudini e dei gusti delle varie persone, l’obiettivo del nostro articolo non è quello di parlare in generale del caffè, bensì quello di far scoprire ai nostri lettori quale sia la preparazione più economica e quella più cara.
Il consumo di energia e il maggiore o minore impatto sull’ambiente nella preparazione del caffè, dunque, sono gli argomenti principali del nostro articolo. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Caffè: ecco la preparazione che ti fa consumare più energia
In un periodo storico con l’inflazione galoppante e i prezzi delle bollette alle stelle, riuscire a risparmiare qualche soldo – provando anche a impattare meno sull’ambiente – è qualcosa di molto importante. Anche nella semplice preparazione del caffè, quindi, sarà possibile “limitare i danni” in tal senso.
Mediamente, il consumo italiano giornaliero di questa bevanda si attesta sull’incredibile dato di 70 milioni circa di tazzine. Un numero eloquente sulle abitudini dei consumatori del nostro. C’è chi preferisce prenderlo al bar e chi, invece, ama gustarselo nella comodità del proprio ambiente domestico.
Quale preparazione, però, pesa maggiormente sulle bollette? Scopriamolo insieme.
Il consumo energetico e l’impatto ambientale
Il consumo di energia elettrica si attesta fra gli 8 e i 12 Wh per ogni tazzina di caffè realizzata con una apposita macchina, sfruttando le capsule o le cialde. Esso, invece, scende a un valore di 6,8 Wh per ogni tazzina preparata con la moka.
Prepararsi il caffè in modo tradizionale, dunque, impatterà meno sui consumi in bolletta. Cosa succede, invece, per l’impatto ambientale?
Anche nel caso delle emissioni e dell’inquinamento, prepararsi il caffè in modo tradizionale con la moka impatterà meno sull’ambiente rispetto alle cialde o alle capsule.
Sull’imballaggio, per esempio, le cialde e le capsule monouso aumenteranno la quantità di rifiuti generati e, dunque, renderanno maggiormente complicato lo smaltimento. In totale, alluminio, carta e plastica per le cialde sono pari a 6 grammi, mentre per le capsule a 3 grammi. Il caffè macinato, invece, produrrà solo 0,5 grammi di imballaggio per tazzina.