Si sta discutendo di un nuovo Green Pass, al cui interno ci sarebbero specifiche informazioni: ecco di cosa si tratta e a cosa servirà nello specifico.
L’Unione Europea ha adottato un nuovo Green Pass. Fino a poco tempo fa, per accedere a servizi pubblici come bar, ristoranti, trasporti era necessario avere tale certificazione che, ora, potrebbe tornare di moda ma sotto un’altra veste. L’Unione Europea ha – quindi – deciso di introdurne uno completamente nuovo, che contiene molte informazioni contenute al suo interno. Ecco di cosa si tratta.
Un nuovo Green Pass, ma non per le persone: la novità in Europa
Il Regolamento UE sulle batterie ha l’obiettivo primario di stabilire un quadro giuridico per rendere le batterie più sostenibili durante tutto il loro ciclo di vita.
Entro il 2026 saranno richiesti passaporti digitali del prodotto (Digital Product Passport) per tutte le nuove batterie presenti sul mercato dell’Unione Europea.
La catena dei veicoli elettrici si trova, dunque, in prima linea in ottica di transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.
Questi passaporti svolgeranno un ruolo cruciale nel garantire trasparenza e responsabilità all’interno del settore, oltre a fungere da hub di informazioni chiave dell’economia circolare. I dirigenti della sostenibilità dovrebbero utilizzare questo rapporto per comprendere meglio i requisiti normativi e identificare i passi successivi per preparare la propria azienda alla conformità.
Come funzioneranno tali passaporti
I DPP hanno l’obiettivo, dunque, di mitigare la preoccupazione relativa all’estrazione e all’utilizzo dei metalli per le batterie, che hanno sollevato notevoli preoccupazioni ambientali, etiche e di sostenibilità, alle quali si è anche affiancato l’uso del lavoro forzato e minorile.
Di conseguenza, l’UE ha introdotto un regolamento che stabilisce che – entro il 2027 – ogni batteria per veicoli elettrici sul mercato dovrà avere un passaporto digitale del prodotto, accessibile tramite un codice QR.
Ogni passaporto, in tal senso, sarà verificabile, al fine di tracciarne l’autenticità: in questo modo, dunque, sarà collegato inequivocabilmente al produttore. Ciò non solo garantisce fiducia, ma stabilisce una chiara linea di responsabilità in tale processo.
Si può anche tracciare l’intero ciclo di vita, dalla fonte dei metalli alla fase di fine vita della batteria, in modo da avere un quadro lineare e completo delle informazioni legate alle batterie.
I materiali critici presenti nelle batterie
Le batterie sono composte da cobalto, nichel e litio. Questi materiali sono spesso estratti in aree sensibili dal punto di vista ambientale e il processo di estrazione può causare inquinamento, distruzione dell’habitat e violazioni dei diritti umani.
Con l’aumento della domanda di batterie, dunque, è essenziale trovare modi per ridurre l’impatto ambientale dell’estrazione delle materie prime e garantire una catena di approvvigionamento stabile.
Dopo un certo numero di cicli di carica e scarica, le batterie si degradano e diventano meno efficienti. Alla fine, devono essere sostituite e lo smaltimento delle batterie usate può essere impegnativo.
Le batterie contengono materiali pericolosi che possono danneggiare l’ambiente e la salute umana, se non maneggiati correttamente.
Il riciclo delle batterie può aiutare a recuperare materiali preziosi e a ridurre l’impatto ambientale dello smaltimento. C’è da dire, però, che, attualmente, solo una piccola percentuale delle batterie è riciclata.