Il Superbonus 110% potrebbe avere una proroga fino a giugno 2024: ecco la situazione che si è venuta a delineare, in vista della nuova Legge di Bilancio.
Il Superbonus 110% di cui molti italiani hanno fruito, nel corso degli ultimi anni, è una delle misure meno apprezzate dalla premier Meloni. Il primo ministro, però, potrebbe far fronte al fatto che, in molti, invece, anche della maggioranza, hanno intenzione di prorogarla fino a giugno. La situazione, d’altronde, al momento, ancora incerta, in quanto la legge di bilancio per l’anno venturo è ancora blindata.
Diversi alleati di Forza Italia, in questa situazione di ridefinizione in vista dell’attuazione della manovra finanziaria per il 2024, puntano a far cambiare idea alla premier Meloni, al fine di prorogare il Superbonus al 110%, che è stato utile, nel corso degli ultimi anni, a molti italiani in ambito di ristrutturazioni.
D’altronde, ci sono alcuni soggetti che potrebbero ancora rientrare all’interno di questa misura, qualora fosse prorogata ulteriormente.
Claudio Lotito, Roberto Rosso e Licia Ronzulli, in tal senso, hanno presentato una richiesta di emendamento alla manovra per consentire l’inserimento della proroga di questo bonus, per specifici condomini che rispettano determinate condizioni. In questo modo, il bonus potrebbe essere prorogato, fino all’anno prossimo, nello specifico al mese di giugno.
Forza Italia, in tal senso, ha l’obiettivo di fornire ulteriori sei mesi di tempo i condomini che, però, non devono aver raggiunto il 60% dei lavori entro il 31 dicembre del 2023.
Pertanto, il correttivo di Forza Italia, propone un aumento della web tax dal 3 al 15% al fine di finanziare questa misura che, da gennaio 2024, potrebbe inevitabilmente cadere nel dimenticatoio.
Secondo Forza Italia, la proroga permetterebbe ai condomini, che non hanno ancora terminato i lavori, di avere più tempo per portarli alla chiusura definitiva.
Pertanto, se la proroga fosse approvata, i condomini stessi dovrebbero presentare uno stato di avanzamento dei lavori in deroga alle regole previste dal decreto rilancio prima della fine dell’anno.
Per i lavori, dunque, potrebbe essere applicato lo sconto in fattura o gli stessi essere oggetto di cessione del credito.
Anche il Movimento 5 stelle punta alla proroga di questo bonus, in particolare nel decreto Anticipi. Luigi Nave, senatore del M5s, in tal senso, ha chiesto di prorogare la misura proprio come ha fatto Forza Italia: in un altro emendamento, però, ha previsto anche una percentuale più bassa dei lavori conclusi pari al 30%.
Bisognerà, dunque, aspettare il verdetto finale legato alla proroga di questo bonus, al fine di capire se i condomini avranno la possibilità di avere maggiore tempo per ultimare i lavori ed evitare di concluderli in maniera approssimata, ottenendo risultati poco apprezzabili.