Brutte notizie per il nostro Paese. Si è registrato, infatti, un vero e proprio crollo produttivo per uno dei prodotti di maggiore eccellenza del nostro territorio. Di cosa stiamo parlando? Scopriamo i dettagli su questa perdita del primato italiano.
L’Italia non se la sta certamente passando bene su più fronti. La crisi economica che attanaglia molte famiglie e molti settori occupazionali è sotto gli occhi di tutti. I motivi sono disparati e possono essere ricercati fra l’inflazione galoppante e un minore potere d’acquisto delle persone.
Se, poi, a tutti questi fattori ci aggiungiamo anche le varie calamità naturali e i disagi del cambiamento climatico, ecco che la “frittata” è fatta.
Dopo oltre 9 anni di dominio, l’Italia ha perso il primato nella produzione mondiale di uno dei suoi prodotti simbolo. Ci riferiamo alla produzione del vino. Un vero e proprio crollo rispetto agli ultimi anni, con la Francia che non ha perso occasione per sorpassarci in questa speciale classifica.
Le piogge torrenziali hanno portato alle gravi alluvioni in Emilia Romagna e in Toscana, compromettendo la produzione e la resa dei vigneti e non agevolando la raccolta.
Scopriamo tutti i dati sul crollo dell’Italia e quanta produzione in meno si è registrata rispetto all’anno scorso. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Il vino è uno dei tanti prodotti italiani di eccellenza. Un po’ in ogni angolo del pianeta le persone amano assaporare il nostro vino per accompagnare i propri pasti e per passare una piacevole serata in compagnia di amici o parenti. Il crollo produttivo italiano degli ultimi mesi, però, potrebbe lasciare il segno, facendo perdere molti soldi ai tanti produttori del nostro Paese.
Il dato italiano è molto negativo, dal momento che il nostro Paese ha perso il 12% della produzione rispetto al 2017. Un dato peggiore si è registrato solo in Spagna, a causa degli eventi drammatici riguardanti la siccità che si sono registrati. La penisola iberica, però, non ha perso il terzo posto nella produzione, dietro Francia e Italia.
Rispetto al 2022, poi, l’Italia ha perso quasi 6 milioni di ettolitri di vino, dovendo abbandonare il primato e lasciarlo alla Francia. Nel Paese transalpino, invece, la produzione di 45,8 milioni di ettolitri di vino è rimasta stabile rispetto allo scorso anno.
La situazione nera per la produzione di vino, comunque, non riguarda solo l’Italia. Come esplicitato dall’Organizzazione internazionale delle vigne e del vino, il crollo produttivo si è registrato un po’ in tutto il mondo, scendendo a livelli che non si registravano da oltre 60 anni.
Stando ai primi dati mondiali, la produzione globale di vino ha toccato il punto più basso dal 1961 a oggi, con appena 244,1 milioni di ettolitri prodotti. Si è registrato, in tal senso, un -7% rispetto al 2022.
Il cambiamento climatico sta pesantemente incidendo sulla produzione di vino un po’ in tutto il mondo.