I figli studenti universitari possono richiedere un ISEE separato rispetto a quello dei genitori: i requisiti da rispettare.
Gli studenti che frequentano l’università possono richiedere un ISEE separato da quello dei genitori, qualora rispettino specifici requisiti previsti dalla legge. Ecco quelli delineati dalla legge 26/2019.
Il legislatore ha introdotto diverse novità i merito alle regole per la composizione del nucleo familiare ai fini ISEE con il D.L 4/2019, convertito dalla legge 26/2019. Nello specifico, sono stati definiti i casi in cui lo studente universitario può richiedere un ISEE a sé stante, rispetto a quello familiare.
Qualora il figlio studente universitario decide di andare a studiare in un’altra città può spostare la propria residenza. Certamente, questo non è l’unica condizione da rispettare. Nei fatti, dunque, bisogna rispettare specifici requisiti.
In primis, il giovane in questione deve avere un’età superiore ai 26 anni anche se non ha un lavoro che lo renda indipendente sul piano economico. Non deve, inoltre, risultare a carico dei genitori all’interno della dichiarazione dell’ISEE. Tale possibilità, inoltre, si applica anche nel caso in cui si sposato o abbia dei figli.
Pertanto, in fin dei conti, avere un’altra residenza non è l’unico motivo per la costituzione di un nuovo nucleo familiare. Lo studente, infatti, deve avere un reddito personale o avere, nei fatti, una propria famiglia. Anche nel momento in cui lo studente cambia residenza, quando è all’università, resta comunque a carico della famiglia di origine.
L’ISEE – Indicatore della situazione economica equivalente – è ricavato dal rapporto tra l’indicatore della situazione economica. il parametro della scala di equivalenza, tenendo in considerazione i componenti di uno specifico nucleo familiare.
Tale documento permette, dunque, di valutare la situazione economica delle famiglie che richiedono l’ISEE al fine di ottenere specifiche prestazioni sociali, come il bonus gas e luce e agevolazioni per il diritto allo studio universitario.
Per ottenere l’ISEE, bisogna compilare la DSU – ossia Dichiarazione Sostitutiva Unica – nella quale sono presenti i dati reddituali, anagrafici e patrimoniali del nucleo familiare.
I dati anagrafici e patrimoniali fanno capo ad autodichiarazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate e dall’INPS, che si occupano di informazioni relative ai redditi, alla previdenza, ai trattamenti assistenziali e alle indennità.
La DSU si può presentare al proprio Comune di residenza, a un CAF, all’INPS, mediante sportello o in via telematica mediante i servizi online messi a disposizione de cittadino da parte dell’Istituto.
Ai fini del calcolo, sono presi in considerazione gli assegni al coniuge e ai figli, le spese per i disabili, la quota degli affitti, gli interessi di prodotti finanziari, la franchigia sugli immobili di proprietà e il 20% del reddito da lavoro dipendente o pensione.