Secondo acconto IRPEF posticipato a nuova data. Questa è la novità comunicata dall’Agenzia delle Entrate per milioni di partite IVA del nostro Paese. Ecco tutti i dettagli su questo slittamento.
C’è una novità importante per milioni di persone fisiche titolari di partita IVA nel nostro Paese. Pochi giorni fa, infatti, l’Agenzia delle Entrate ha comunicato in via ufficiale lo slittamento riguardante il pagamento del secondo acconto IRPEF. Esso, dunque, non scadrà il 30 novembre, come da prassi.
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito il tutto nella circolare n. 31/E, annunciando non solo una nuova data, ma anche la possibilità di effettuare il pagamento in ben 5 rate diverse.
Un modo per aiutare milioni di italiani in difficoltà sotto l’aspetto economico in questo difficile momento di inflazione e di aumento dei prezzi in ogni settore. Il posticipo e la dilazione del pagamento del secondo acconto IRPEF darà una grossa mano in tal senso a diverse famiglie del nostro Paese.
Nei prossimi paragrafi scopriremo tutti i dettagli su questa novità per le partite IVA comunicata dall’Agenzia delle Entrate. Ecco tutti i dettagli in merito.
Secondo acconto IRPEF: posticipata la data sul pagamento
Lo slittamento riguarderà, però, solo la seconda rata di acconto delle imposte sui redditi per le persone fisiche titolari di partita IVA. I ricavi della propria attività, però, non dovranno essere superiori a 170 mila euro all’anno. Per quanto concerne, invece, i contributi previdenziali e quelli assistenziali la data del 30 novembre 2023 per effettuare il versamento rimarrà del tutto invariata.
Abbiamo chiarito i limiti di questa possibilità che viene fornita dall’Agenzia delle Entrate per milioni di persone fisiche in possesso di partita IVA per quanto concerne il periodo d’imposta del 2022.
Sono escluse, invece, tutte le persone non in possesso di partita IVA o i titolari di essa diversi dalle persone fisiche. Ci riferiamo agli enti non commerciali o alle società di capitali.
La nuova data
La circolare dell’Agenzia delle Entrate, inoltre, ha chiarito come anche le persone fisiche titolari di partita IVA con ricavi fino a 170 mila – le quali devono versare l’acconto in una soluzione unica – potranno usufruire di questa nuova regola sullo slittamento del pagamento.
Nel caso in cui il contribuente in possesso di partita IVA dovesse essere attivo su più fronti e dovesse, quindi, svolgere più attività con codici Ateco diversi, egli sarà tenuto a sommare i relativi ricavi e compensi.
Una proroga, dunque, che farà felici molti contribuenti del nostro Paese. La data sul versamento del secondo acconto IRPEF scalerà dal 30 novembre 2023 al 16 gennaio 2024.
Come abbiamo accennato in precedenza, poi, ai vari contribuenti viene anche data la possibilità di dilazionare il pagamento sul versamento del secondo acconto IRPEF. Si tratta di una dilazione che potrà avvenire in 5 rate diverse, da gennaio fino a maggio del prossimo anno.