Come funziona l’indennità di frequenza e quali sono i soggetti che possono beneficiarne: i requisiti da rispettare e l’importo erogato.
L’indennità di frequenza è uno dei supporti più importanti per i minori portatori di disabilità. Di seguito, vi elenchiamo i requisiti da rispettare per ottenere questa agevolazione e gli importi previsti dalla legge.
L’indennità di frequenza è quella misura attuata per le famiglie che hanno figli disabili, al fine di facilitarne l’inserimento sociale e scolastico del minore.
Spesso, la stessa si affianca all’Assegno Unico che, con la presenza di figli inversamente abili, prevede delle maggiorazioni che possono arrivare fino a 113,50 euro su base mensile, somma alla quale va aggiunta anche la quota base dipendente dall’ISEE.
Lo scopo principale è quello di aiutare i ragazzi disabili a svolgere i compiti e le proprie funzioni, in particolare se hanno subito una perdita dell’udito importante.
L’indennità di frequenza è riservata solo alle famiglie che affrontano difficoltà di stampo economico, differenza dell’assegno unico per figli disabili. In tal senso, infatti, non bisogna superare una determinata soglia di reddito al fine di beneficiarne, la quale è determinata anche tenendo conto dell’inflazione.
Al fine di poter fruire della indennità di frequenza, bisogna rispettare determinati requisiti. In primis, la stessa aspetta solamente minori di 18 anni ai quali è diagnosticata una difficoltà persistente nello svolgere determinate mansioni legate alla proprietà.
Inoltre, spetta ai minori con perdita di udito superiore ai 60 dB nell’orecchio migliore, nelle frequenze 500, 1200 e 2000 Herz.
Ai fini dell’ottenimento dell’indennità, inoltre, bisogna soddisfare anche altre condizioni, tra le quali ci sono la residenza e la cittadinanza sul territorio italiano, se si è cittadini stranieri bisogna, inoltre, aver compiuto l’iscrizione all’anagrafe del comune di residenza.
Inoltre, anche i cittadini stranieri extracomunitari – che soggiornano legalmente sul territorio italiano – possono ottenere questo beneficio. L’altro requisito, che si affianca a quelli già menzionati, è la frequenza continua o periodica di centri ambulatoriali o di scuole private e/o pubbliche di ogni ordine e grado, anche a partire dall’asilo nido.
Il limite di reddito da rispettare, al fine di ottenere l’indennità di frequenza è stabilito, per il 2023, a 5.391,88 euro. Per l’anno corrente, inoltre, la somma erogabile è pari a 313,91 euro al mese, corrisposta per dodici mesi. Non è prevista l’erogazione della tredicesima mensilità.
Quando il ragazzo compie 18 anni l’indennità di frequenza diventa pensione di inabilità civile o assegno mensile di invalidità, in base al grado di invalidità accertato. La domanda di trasformazione va inoltrata entro e non oltre i sei mesi antecedenti la data in cui il soggetto diventerà maggiorenne.
La domanda per richiedere l’indennità di frequenza va presentata all’INPS con PIN personale o mediante associazioni di categoria, CAF e patronati.