Il lavoratore ha tutto il diritto di prendersi un periodo, più o meno lungo, di malattia in alcuni casi specifici. Sarà indispensabile, però, farsi trovare a casa in alcuni orari prefissati. Quando, però, sarà concessa l’assenza? Scopriamolo nel testo che segue.
I lavoratori che si prendono un periodo di malattia hanno l’obbligo di restare presso la propria abitazione in alcuni orari prefissati. Potranno, infatti, ricevere la visita fiscale da parte dell’INPS.
Si tratta di un vero e proprio accertamento che può essere predisposto non solo dall’INPS, ma anche dalla ASL di riferimento e dal proprio datore di lavoro. Il medico fiscale che arriverà a casa monitorerà la situazione per verificare l’effettivo stato di malattia del lavoratore dipendente assente da lavoro per malattia.
Si tratta, nella stragrande maggioranza dei casi, di una formalità, ma sarà indispensabile rispettare gli orari della possibile visita fiscale a casa.
Gli orari si differenziano fra settore privato e pubblico. Per i lavoratori dipendenti in ambito privato, gli orari delle visite fiscali a casa ci potranno essere negli intervalli compresi fra le 10 e le 12 del mattino e fra le 17 e le 19 del pomeriggio.
Per i lavoratori dipendenti del settore pubblico, invece, gli orari di accertamento vanno dalle 9 alle 13 di mattina e dalle 15 alle 18 di pomeriggio.
Quali sono, però, i casi in cui l’assenza da casa in questi orari è consentita? Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’argomento.
Visita fiscale: in questi casi è possibile non farsi trovare a casa
Chi non si fa trovare a casa negli orari prefissati, rischia grosso. Dovrà recarsi presso gli ambulatori INPS in una data indicata e dare una giustificazione valida all’assenza. In caso contrario, il rischio di subire una perdita dell’indennità di malattia del 50% o totale sarà molto elevato. Nei casi peggiori si potrà anche ricevere il licenziamento per giusta causa.
Ci sono, però, delle specifiche esenzioni per il lavoratore in malattia nel farsi trovare presso il proprio domicilio negli orari prefissati.
La persona sarà, per così dire, assente giustificata nel caso in cui dovesse aver bisogno di uscire di casa per cause di forza maggiore. Scopriamo tutti i dettagli nel prossimo paragrafo.
Esenzione in questi casi
Le esenzioni giustificate dall’articolo 2 del DPCM n°206/2009 riguardano casi di patologie gravi, inerenti a terapie salvavita, a infortuni sul lavoro e a stati patologici connessi a una invalidità maggiore del 67%. Esistono, però, anche alcuni casi di assenza giustificata meno gravi.
Ci riferiamo alle visite mediche concordate col proprio medico curante, le quali non si possono fare in altri orari, a cure dentistiche urgenti, all’andare in farmacia per un motivo urgente, ma non solo. Anche una visita in ospedale ai parenti, se non è possibile farla in altri orari, sarà giustificata.