Si può vendere una casa affittata? Ecco le disposizioni di legge in vigore in questo campo. Ecco cosa c’è da sapere.
Molte persone si chiedono se è possibile vendere una casa affittata. È un quesito, che -in effetti – può interessare molte persone che sono proprietarie di un immobile. Il proprietario, d’altronde, può decidere di vendere la casa in un momento in cui ho bisogno di liquidità o a fini imprenditoriali, ma anche, semplicemente, per effettuare un cambiamento nei propri progetti. Scopriamo insieme, dunque, cosa stabilisce la legge merito.
Vendere casa in affitto, è possibile?
La legge consente al proprietario di vendere una casa in affitto, in quanto l’inquilino che vi abita può godere dell’appartamento semplicemente pagando un canone di locazione.
Aldilà del fatto che esistono dei diritti e dei doveri da entrambe le parti, bisogna osservare che questo tipo di accordo prevede che il locatario conservi la proprietà dell’immobile e, dunque, anche la possibilità di venderlo in qualsiasi momento.
Il proprietario, dunque, deve, innanzitutto, comunicare all’inquilino la propria intenzione di vendere l’immobile al fine di permettergli di organizzarsi e per trovare un’altra abitazione nella quale vivere, nonché per beneficiare di eventuale diritto di prelazione e per essere a conoscenza delle variazioni.
Inoltre, il proprietario deve dare un preavviso di sei mesi per disdire il contratto d’affitto sancito dopo 4 o3 anni, in base al contratto stipulato, che può avere la formula 4+4 o 3+2, purché non abbia altri immobili oltre quello in cui abita: diversamente, però, dovrà aspettare la naturale scadenza.
L’inquilino può opporsi alla decisione del proprietario
C’è da dire, però, che l’inquilino può opporsi alla vendita ipotizzata dalla proprietario, in quanto può non dare il proprio consenso alla disdetta del contratto prima della naturale risoluzione e, quindi, a questo punto, il proprietario deve solo sperare di ottenere una risoluzione consensuale da parte dell’inquilino.
Ci sono, inoltre, da considerare modalità e termini al fine di risolvere il contratto anticipatamente. L’inquilino, d’altronde, gode di alcuni diritti previsti dalla legge.
Bisogna considerare anche il fatto che il contratto di locazione è opponibile al terzo acquirente, se ha data certa anteriore all’alienazione della cosa: pertanto, il nuovo proprietario – subentrando all’interno del contratto di locazione – dovrà rispettare le stesse condizioni del precedente, nonché gli stessi limiti.
L’inquilino, da parte sua, deve garantire il pagamento del canone d’affitto e le spese concordate anche al nuovo proprietario, altrimenti sarà considerato, per legge, inadempiente. Prima della vendita, inoltre, l’inquilino deve consentire l’accesso all’abitazione del proprietario che intende vendere, stabilendo, inoltre, i tempi e le modalità.
Il nuovo proprietario, infine, dovrà garantire all’inquilino il godimento dell’immobile fino alla scadenza del contratto d’affitto, a meno che quest’ultimo non decida di firmare una disdetta anticipata.