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Divieto di imballaggi monouso dal 2027: la situazione

Dal 2027 sarà attuato il divieto di specifici imballaggi monouso: ecco quanto prevede la direttiva emanata dalla Commissione Europea. 

Imballaggi monouso – oipamagazine.it

Emanata dalla Commissione Europea il 3 luglio 2021, la Direttiva UE sulla plastica monouso mira a limitare gli articoli che sono responsabili della maggior parte dei rifiuti marini in Europa, per oltre l’80%. Tutti gli Stati membri europei dovranno attuare, dunque, restrizioni sui prodotti di plastica monouso (SUP) elencati.

Divieto di imballaggi monouso: gli articoli interessati

La Direttiva UE sulla plastica monouso si scaglia, precisamente, su specifici prodotti, di uso quotidiano, realizzati in plastica o che contengono tale materiale. Eccoli di seguito:

  • Bastoncini cotonati;
  • Posate, piatti, cannucce;
  • Palloncini e bastoncini per palloncini;
  • Contenitori per alimenti;
  • Tazze per bevande;
  • Contenitori per bevande (bottiglie di plastica);
  • Mozziconi di sigaretta;
  • Buste di plastica;
  • Pacchetti e involucri;
  • Salviette umidificate e articoli sanitari.

Questi articoli dovranno, dunque, essere realizzati con materiali non plastici e biodegradabili come bambù o carta.

Gli articoli soggetti a restrizioni non sono vietati, ma i produttori devono limitarne l’uso ed essere responsabili di prevenire rifiuti.

Ridurre gli imballaggi di plastica- Oipamagazine.it

È necessario seguire le linee guida sull’etichettatura: i produttori contribuiranno, inoltre, economicamente, alla bonifica dell’inquinamento. In futuro le aziende dovranno anche lanciare campagne di sensibilizzazione e innovare la progettazione di prodotti più sostenibili.

Le leggi sulla plastica monouso differiranno da Paese a Paese

La direttiva UE delinea un quadro attorno al quale i membri dell’UE scriveranno le proprie leggi.

Molti hanno aggiunto più elementi all’elenco dei vietati. Ad esempio, la legge francese anti-spreco per un’economia circolare, emanata nel febbraio 2020, vieta anche la maggior parte degli imballaggi di frutta e verdura, bustine di tè in plastica, coriandoli e giocattoli di plastica offerti come parte dei menu per bambini.

Imballaggi in plastica – oipamagazine.it

Sebbene le bottiglie in PET siano nell’elenco limitato, sono uno dei pochi articoli SUP che possono essere facilmente riciclati. Tuttavia, solo il 65% è attualmente riciclato in Europa, mentre il resto rimane nell’ambiente.

Pertanto, la direttiva SUP fissa obiettivi nei termini di tasso di riciclo del 77% entro il 2025 e del 90% entro il 2029. Inoltre, le bottiglie dovrebbero includere almeno il 25% di contenuto riciclato entro il 2025.

Le bottiglie in PET e i mozziconi di sigaretta sono i rifiuti marini più comuni rinvenuti nell’UE.

In base al principio “chi inquina paga”, i produttori dovranno pagare un contributo per coprire i costi di gestione dei rifiuti generati a causa dell’utilizzo di plastica nei propri prodotti ed imballaggi.

Analogamente alle etichette dei prodotti infiammabili e irritanti, i prodotti in plastica monouso – che rimangono sul mercato – devono recare l’appropriato contrassegno di plastica monouso sull’imballaggio o sul prodotto stesso.

In questo modo, si punta alla responsabilizzazione, sia delle aziende che dei consumatori finali per quel che concerne il rispetto dell’ambiente e della biodiversità.