Alcune categorie di lavoratori dipendenti pubblici subiranno delle pesanti penalizzazioni sulle somme pensionistiche future. Chi subirà un netto taglio alle pensioni in futuro? Ecco la novità della Legge di Bilancio 2024.
Lo Stato italiano risparmierà oltre 8 miliardi in futuro, tagliando le pensioni a circa 700 mila lavoratori del nostro Paese. Questa è la novità prevista dalla bozza della Legge di Bilancio del prossimo anno. Contro questa decisione stanno già divampando polemiche a non finire e si stanno già muovendo i sindacati delle varie categorie interessate dal provvedimento.
In un periodo di inflazione e di aumento del costo della vita non si tratta certamente di una bella notizia per tutte queste famiglie. La crisi economica, infatti, si sta facendo enormemente sentire, specie per chi ha un reddito ISEE inferiore a determinate soglie.
Il possibile taglio alle pensioni future di centinaia di migliaia di lavoratori del nostro Paese non agevola, poi, certo le cose in tal senso.
A poter essere interessate dal provvedimento del Governo sono alcune categorie di lavoratori dipendenti pubblici. Che cosa potrebbe accadere? Nei paragrafi che seguono cercheremo di spiegare la situazione nei minimi dettagli. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Il taglio alle pensioni che fa discutere
I tagli in questione riguarderanno le pensioni future di oltre 700 mila dipendenti pubblici italiani. In pratica, a essi verrà applicata una aliquota meno conveniente rispetto a quella attuale. Tutto ciò comporterà diversi soldi in meno al mese per i diretti interessati.
Cosa sta accadendo? Nella Legge di Bilancio 2024 il Governo italiano vorrebbe cambiare la tabella A allegata alla legge n. 965 del 26 luglio del 1965. Si fa riferimento alle aliquote per liquidare le quote pensionistiche facenti parte del regime retributivo, vale a dire per tutti i contributi antecedenti al 31 dicembre del 1995.
I dipendenti pubblici che rischiano il taglio e le cifre
A essere interessati dal cambio dell’aliquota potrebbero essere i lavoratori dipendenti appartenenti ad alcune specifiche categorie. Nel dettaglio, si fa riferimento a tutti i lavoratori iscritti alla Cassa per le pensioni dei sanitari, alla Cassa per le pensioni agli insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate, alla Cassa per le pensioni agli ufficiali giudiziari e alla Cassa per le pensioni ai dipendenti degli Enti locali.
Queste penalizzazioni, però, verrebbero applicate soltanto ai lavoratori con meno di 15 anni di contributi con il sistema retributivo. Per tutti gli altri, invece, resteranno valide le aliquote precedenti. Come detto, dunque, si tratterebbe indicativamente di 700 mila lavoratori, fra sanitari, dipendenti degli enti locali, insegnanti e ufficiali giudiziari.
Chi ha versato pochi anni di contributi nel sistema retributivo sarà maggiormente penalizzato dal taglio. Esso si attesterà da un massimo di 7 mila e 159 euro fino a un minimo di 382 euro per il quattordicesimo anno.