Pensione anticipata per chi fa il turno di notte: i requisiti necessari

Pensione anticipata con l’INPS per tutti i lavoratori che svolgono il turno di notte, a prescindere dalle mansioni: età e requisiti da rispettare.

Turno di notte
Turno di notte – oipamagazine.it

La pensione anticipata può essere richiesta da specifiche categorie di lavoratori, che svolgono lavori usuranti, durante i quali svolgono turni di notte. Scopriamo insieme quali sono i requisiti da possedere al fine di accedere, con anticipo, questa tipologia di trattamento pensionistico.

Pensione anticipata, un’opzione per una specifica categoria di lavoratori

L’INPS mette a disposizione dei lavoratori due tipologie di prestazioni pensionistiche, al fine di uscire definitivamente dal mondo del lavoro.

Parliamo, nello specifico, della pensione di vecchiaia e della pensione anticipata. Nel primo caso, si esce dal mondo del lavoro a 67 anni compiuti, nel secondo caso, a prescindere dall’età anagrafica, il lavoratore può fruire del trattamento pensionistico raggiunti 42 anni e 10 mesi di contributi, situazione che cambia per le donne che devono arrivare a 41 anni e 10 mesi di contributi.

Pensione
Pensione- Oipamagazine.it

Al fine di ottenere la pensione anticipata, con un’età più abbordabile è un requisito contributivo più sostenibile, bisogna appartenere alla categoria dei lavoratori che svolgono lavori usuranti, che prevedono, ad esempio, l’espletazione dei turni di notte.

Tra i lavori usuranti, ci sono sicuramente quelli che si svolgono all’interno di miniere, di cave, di gallerie, ma anche lavori pericolosi per l’incolumità e la salute del lavoratore e che sottopongono quest’ultimo ha uno stress notevole.

Lavori in orari notturni e pensione anticipata: età e requisiti

I lavoratori che svolgono mansioni che prevedono turni di notte, dunque, possono andare in pensione anche se è anni prima con l’INPS.

I lavoratori notturni, che svolgono, dunque, lavori usuranti, possono beneficiare della quota 97,6 e rispettare determinati requisiti sul piano lavorativo, in merito alle ore di servizio notturno che svolgono.

Nello specifico, il lavoratore deve dimostrare di effettuare un turno notturno per almeno sei ore e per un certo numero di notti, su base annuale o, in alternativa, lavorare per almeno tre ore da mezzanotte alle cinque del mattino per tutto l’anno.

Pensione anticipata per chi fa il turno di notte
Pensione anticipata per chi fa il turno di notte – Oipamagazine.it

I lavoratori, che svolgono mansioni in orario notturno, possono accedere alla pensione anticipata con almeno 61,7 anni di età e con 35 anni di contributi, a patto che a monti a 97,6 il totale della somma tra letto e i contributi in proprio possesso.

Nel momento in cui, invece, il lavoratore svolge turni di notte, non per tutto l’anno, la quota cambia: non sarà più, infatti, 97,6, bensì sarà rimodulata in base al numero dei turni svolti.

Nello specifico, la quota è di 97,6 se si svolgono almeno 78 giorni di lavoro notturno su base annuale, come vi dicevamo.

Per i lavoratori, invece, che svolgono da 72 ai 77 giorni di lavoro notturno all’anno, la quota è di 98,6: in questo caso, si può tenere il pensionamento anticipato a 62 anni e 7 mesi di età e con 35 anni di contributi.

Infine, la quota arriva 99,6 nel momento in cui si svolgono dai 64 ai 71 giorni di lavoro notturno su base annuale: in questo caso, sono richiesti 63 anni e 7 mesi d’età ed almeno 35 anni di contributi.

Impostazioni privacy