Le sfide introdotte dall’intelligenza artificiale per insegnanti e bambini: quali riguardano la didattica?
L’intelligenza artificiale sta diventando un argomento molto importante e dibattuto, anche a scuola, poiché ridefinisce le regole dell’apprendimento e il modo in cui sia insegnanti che studenti si approcciano alle discipline trattate tra i banchi.
L’intelligenza artificiale può essere introdotta, in diversi modi, a scuola. Possiamo citare, in primis i chatbot, che – a breve – potrebbero essere disponibili, sia su tablet che su PC. Tali chatbot avranno il compito di far comprendere agli alunni argomenti specifici e di rendere più comprensibili determinate nozioni.
Citiamo, poi, la realtà virtuale, utilizzata in varie discipline e che consiste in un ambiente tridimensionale generato dal computer, con il quale si può interagire, cambiando, nei fatti, la propria esperienza di conoscenza ed apprendimento.
C’è, inoltre, il sistema di gestione dell’apprendimento (LMS), che mette a disposizione un sistema centralizzato e intuitivo per la gestione di tutte le attività online di una scuola, quali l’assegnazione dei compiti, la comunicazione insegnanti-genitori, il monitoraggio degli studenti e così via.
L’uso della robotica – basata sull’intelligenza artificiale nell’istruzione – è aumentato negli ultimi anni. Tale tecnologia, infatti, è utilizzata, sia dagli insegnanti che dagli studenti, in quanto i robot possono essere un’ottima risorsa per l’apprendimento, di qualsiasi argomento, che fornisce strumenti stimolanti agli alunni, al fine di non rendere noioso lo studio.
Gli insegnanti possono anche utilizzare la robotica come strumento didattico al fine di impartire lezioni su eventi attuali o materie specifiche.
In molti, da un lato, pensano che l’IA sostituirà gli insegnanti, eliminando, per sempre, l’elemento umano all’istruzione. Seppur la visione non sia così positiva, bisogna dire che l’IA porta con sé diversi vantaggi.
L’intelligenza artificiale, infatti, può dare una valutazione attenta e dettagliata su documenti e saggi in un lasso di tempo drasticamente minore, rispetto alla stessa mansione effettuata da un essere umano. Se l’IA sarà introdotta a scuola, su base routinaria, darà agli insegnanti più tempo per lavorare con gli studenti e avvicinarsi al loro modo di vedere ed analizzare il mondo.
Ciò consentirebbe – inoltre – agli insegnanti di concentrarsi sui singoli studenti al fine di seguirli meglio e individuarne le lacune. L’intelligenza artificiale può anche supportare gli insegnanti umani fornendo approfondimenti sulle metodologie di apprendimento degli studenti, ma anche feedback pratici agli alunni che necessitano di più pratica per sviluppare competenze specifiche.
Un robot – però – potrebbe non essere un bravo insegnante quanto lo è, invece, un essere umano. Un lato negativo, da tenere in considerazione, soprattutto se gli studenti hanno una domanda specifica da fare e per la quale non è fornita una risposta articolata, a causa della mancanza di interazione umana.