Con l’arrivo dei mesi freddi sono in tanti a chiedersi se sia maggiormente conveniente riscaldare casa con il condizionatore oppure, in modo tradizionale, con i termosifoni. Di seguito, proveremo a far luce su questo argomento.
Sono sempre di più gli italiani che hanno installato uno o più condizionatori all’interno del proprio habitat domestico. Una soluzione maggiormente pratica per combattere il caldo intenso dei mesi estivi. Sono sempre più lunghi, infatti, i momenti in cui le temperatura superano i 35-40°.
Aprire le finestre o azionare i tradizionali ventilatori, dunque, sono soluzioni non più sufficienti per attenuare il problema caldo delle settimane maggiormente afose.
Una spesa, quindi, quella del condizionatore che si è resa necessaria per milioni di italiani negli ultimi anni. Come molti sapranno, poi, i condizionatori possono essere utilizzati anche nei mesi invernali, come pompa di calore.
L’obiettivo del nostro articolo è quello di parlare dei condizionatori proprio sotto questo aspetto. In particolare, vogliamo parlare dei consumi dell’uso dei condizionatori come pompe di calore in inverno. Sono maggiormente convenienti rispetto ai classici termosifoni? Scopriamo insieme la risposta.
Riscaldare casa con il condizionatore: c’è risparmio oppure no?
Il vantaggio principale del riscaldare un ambiente domestico con il condizionatore è legato al tempo. Ci vorranno, infatti, poche decine di minuti per ottenere un buon risultato. Lo svantaggio, invece, fa riferimento, al fatto che il riscaldamento verrà assicurato solo in una stanza.
Il condizionatore usato per riscaldare casa incide in modo importante sulla bolletta elettrica, nel caso in cui si dovesse scegliere di usarlo in via esclusiva.
Il consiglio che possiamo dare, infatti, è quello di utilizzarlo in modo intelligente, alternando l’uso dei termosifoni a quello della pompa di calore. Per non avere mai consumi eccessivi, poi, sarà importante non alzare mai la temperatura oltre i 21°.
Si risparmia in questo modo
Azionare per tante ore il condizionatore per riscaldare casa non è la scelta migliore sotto il profilo del consumo. Se, invece, esso viene acceso per alzare la temperatura di una stanza – in particolare la camera da letto – dopo lo spegnimento dei termosifoni, allora l’uso ha davvero molto senso.
Potrai tenere accesi meno i termosifoni e ottenere un ottimo risultato in termini pratici e di risparmio nell’utilizzo alternativo dei due sistemi. Le bollette non si alzeranno più del dovuto e avrai sempre una casa perfettamente riscaldata.
L’alternanza fra termosifoni e condizionatori, quindi, è la scelta maggiormente consigliata. Il consumo del condizionatore non ha, comunque, un valore univoco per tutti. Molto dipenderà, infatti, dalla tecnologia del singolo dispositivo, dalla sua potenza, dalla temperatura impostata, dal tempo d’uso e da tanti altri fattori.
Per ottenere buoni risultati, poi, è importante che siano presenti ottimi infissi e che l’aria esterna fredda non entri facilmente in casa.