Toast Ale produce una tipologia di birra, utilizzando gli scarti del pane per combattere gli sprechi alimentari.
Lo spreco alimentare – a livello globale – è un problema di enorme portata. Ogni anno – in Europa – sono sprecate 89 milioni di tonnellate di cibo, con costi che oscillano intorno ai 143 miliardi di euro. Allo stesso tempo, 79 milioni di cittadini europei vivono al di sotto della soglia di povertà e 16 milioni dipendono dagli aiuti alimentari forniti da enti di beneficenza.
Il Regno Unito è uno dei Paesi con il più alto tasso di spreco alimentare in Europa. Ogni anno, in questo Paese sono sprecate 15 milioni di tonnellate di cibo e il pane è l’alimento più sprecato, con quasi 900.000 tonnellate di pane che vanno nella pattumiera ogni anno. In termini di calorie, ciò sarebbe sufficiente a liberare dalla fame oltre 26 milioni di persone.
Toast Ale, birrificio inglese che produce birra dal pane scartato, vuole cambiare – seppur nel suo piccolo – la situazione. Fondata nel 2015 dal creatore di Feedback Tristram Stuart, Toast Ale ha ideato un modo particolare per contrastare lo spreco alimentare.
La propria birra è, infatti, prodotta con pane invenduto dai panifici e croste inutilizzate dai produttori di panini, ai quali si aggiungono altri ingredienti come luppolo, lievito e acqua. Nei primi 15 mesi, Toast Ale è riuscita a riciclare 3,6 tonnellate di pane.
Naturalmente, Toast Ale, quando acquista il pane da paninerie e panifici, controlla sempre se il pane può essere donato a enti di beneficenza e non prende mai pane che potrebbe essere utilizzato per nutrire le persone. Tuttavia, poiché il pane è un bene deperibile prodotto in quantità inutilmente eccessive, va in eccedenza, anche più di quanto gli enti di beneficenza possano utilizzarne a fin di bene.
Toast Ale acquista il pane da produttori di sandwich locali come Adelie Foods, che donano e consegnano loro il pane, cercando di eliminare i propri rifiuti alimentari.
Il birrificio dona – quindi – il 100% dei profitti a Feedback, un’organizzazione che indaga le cause dello spreco alimentare e guida un movimento globale, lavorando con governi, imprese e società civile per introdurre il cambiamento negli atteggiamenti sociali e attuare soluzioni innovative per affrontare lo spreco alimentare.
Secondo i dati sullo spreco alimentare pubblicati da Tesco, primo rivenditore in Europa centrale, ben il 44% di tutto il pane prodotto nel Regno Unito è sprecato e la metà di tale fenomeno avviene prima ancora di arrivare sulle tavole dei consumatori.
Le fabbriche di panini scartano il tallone e la prima fetta (circa il 17%) di ogni pagnotta, perché i consumatori non acquistano panini con la crosta.
Una fabbrica di panini può scartare 13.000 fette di pane fresco ogni giorno. Panifici e rivenditori smaltiscono il pane raffermo di un giorno, perché non è costoso da produrre e i consumatori, d’altronde, preferiscono il pane appena sfornato.