In arrivo una novità non proprio positiva per quel che concerne i bonifici: tra diversi mesi, infatti, potrebbe essere annunciata una notizia sgradevole.
Secondo quanto si apprende dalla Legge di Bilancio 2024, la ritenuta d’acconto applicata ai bonifici relativi alle spese deducibili, o per le quali è prevista una detrazione fiscale, aumenterà all’11%. Ecco tutte le novità, in merito, in relazione a questo nuovo cambiamento che sarà attuato a partire da 1° aprile 2024.
Bonifici, brutta notizia in arrivo: la novità
A partire dal 1° aprile 2024, la ritenuta d’acconto, applicata a spese deducibili o nel momento in cui è prevista una detrazione fiscale, passerà dall’8% all’11%.
Un aumento che, sicuramente, non farà piacere a molti i contribuenti ma che potrà essere evitato, qualora si scelgano altre forme di pagamento, diverse dal bonifico, per le quali la ritenuta non è applicata.
Nello specifico, la percentuale in aumento riguarda, in sostanza, Poste Italiane e gli istituti di credito. È attuata, nei fatti, al momento dell’accredito dei pagamenti realizzati attraverso bonifici parlanti.
Un cambiamento che, poi, porterà alla riduzione della liquidità per le imprese che usufruiscono del bonus casa, per i quali è attiva la detrazione fiscale. A questi, si affiancano altre tipologie di bonus, come l’eco bonus, il sisma bonus, il super bonus, il bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche al 75% e così via.
Al fine di poter avere le detrazioni fiscali abbinate a questi bonus, infatti, è necessario che il pagamento avvenga attraverso bonifico, nel quale devono essere necessariamente indicati la partita IVA o il codice fiscale del contribuente e del beneficiario, nonché il riferimento alla legge che consente di avere le agevolazioni previste.
L’impatto di questo cambiamento
Anche se la differenza tra l’8% e l’11% può essere minima, in particolare per il contribuente, può rappresentare un vero e proprio mutamento significativo, soprattutto per le imprese che hanno comunque risorse limitate.
Per questo motivo, l’impresa si può trovare nella situazione in cui è spinta a scaricare i costi aggiuntivi sui contribuenti stessi, in modo da coprire i costi legati alla tassazione anticipata.
Per questo motivo, potrebbero, in sostanza, incrementare i costi per chi è in cerca, per l’appunto, di agevolazioni fiscali.
Per quel che concerne gli immobili che possono rientrare nel super bonus, all’interno della Legge di Bilancio 2024 è stata introdotta una misura ulteriore che lo impone all’agenzia delle entrate di verificare se sono state presentate correttamente le dichiarazioni previste dall’articolo 1, commi 1 e 2 del decreto del Ministero delle Finanze del 19 aprile 1994.
Tali verifiche, infine, saranno effettuate mediante degli elenchi e tecnologie all’avanguardia che permettono di incrociare i dati, provenienti, nello specifico, dalle banche dati che si hanno a disposizione al fine di effettuare questi controlli.