Ci si può avvalere della detrazione al 50% del Bonus ristrutturazione per la sostituzione delle tegole. Ecco come.
Nel momento in cui si decide di rinnovare le impermeabilizzazioni e di sostituire le tegole si può fruire della detrazione al 50% prevista dal Bonus ristrutturazione. Tale incentivo può essere utilizzato nel momento in cui si attuino degli interventi volti al recupero del patrimonio edilizio ma anche per diverse tipologie di lavori dedicati alla ricostruzione, al risparmio energetico e alla nuova costruzione.
La sostituzione delle tegole e gli interventi di impermeabilizzazione che fanno parte della categoria “manutenzione ordinaria” prevista dal TUE.
Tali lavori, infatti, puntano al rinnovamento, la sostituzione, nonché alla riparazione di finiture che, nei fatti, sono utili a prolungare l’efficienza dell’immobile.
Pertanto, in questa categoria, possono rientrare gli interventi che hanno come scopo quello di recuperare di mantenere gli elementi preesistenti e non quelli per la realizzazione di opere ex novo.
Nel momento in cui si effettua la sostituzione di elementi esistenti, si può usufruire della citata agevolazione, purché gli stessi siano sostituiti con elementi che sono stati realizzati con gli stessi materiali, già impiegati all’interno della struttura.
Qualora si è impossibilitati ad utilizzare gli stessi materiali, bisogna procedere alla sostituzione degli elementi con materiali analoghi.
Nel momento in cui ciò non può essere attuato, tali lavori possono essere inseriti nel contesto della manutenzione straordinaria, che permette l’utilizzo di materiali diversi dai precedenti e di realizzare, in tal senso, lavori ex novo al fine di manutenere l’immobile e renderlo agibile nel corso del tempo.
Ci si può avvalere dell’agevolazione al 50%, prevista dal bonus ristrutturazione, qualora si effettuino interventi di manutenzione ordinaria, tra i quali sono contemplati anche le impermeabilizzazioni dell’immobile e la sostituzione delle tegole.
Bisogna ricordare, inoltre, che sono esclusi da questo beneficio le unità immobiliari singole: infatti, in questo senso, bisogna considerare esclusivamente i lavori effettuati nelle parti comuni degli edifici.
Ci sono, però, da tenere in considerazione anche diverse eccezioni alla regola generale che si avvalgono del principio di assorbimento.
In tali casi, qualora l’unità singola sia ristrutturata o sottoposta ad interventi che rientrano nella manutenzione straordinaria, si può legare a questa tipologia di lavori anche gli interventi di riparazione e finitura minori, relativi proprio alla stessa manutenzione ordinaria.
In tal senso, interventi potranno essere detratti nella dichiarazione dei redditi. Esistono, inoltre, anche degli interventi volti al contenimento dell’inquinamento acustico o alla bonifica degli immobili dall’amianto che rientra nel campo delle eccezioni previste dalla legge.
Infine, è bene tenere a mente che tale agevolazione può essere usufruita esclusivamente per gli immobili residenziali a scopo abitativo. Non è possibile farne uso per lavori su edifici o unità strumentali.