In base alla previsione di Warren Buffet, pare che ci sia un titolo che, durante i prossimi 5 anni, è destinato a salire del 200%.
È lui stesso ad essere convinto che il settore tech è uno dei più dinamici e il cui rendimento è più elevato. Infatti, Warren Buffett detiene, nel suo portafoglio, più del 50% di titoli tech.
Warren Edward Buffet, nato 1930, conosciuto con il nome di Warren Buffett, è un celebre economista in tutto il mondo in quando è soprannominato l’oracolo di Omaha per la sua abilità nel riuscire a prevedere in quale direzione vanno i mercati finanziari.
Buffet è visto come uno degli imprenditori più grandi di tutti i tempi e che secondo Forbes è il sesto uomo più ricco al mondo. Era il 1962 che acquistò, per soli 7,5 dollari ad azione, delle azioni della Berkshire Hathaway, un’azienda che all’epoca era in declino e che poi è diventata il culmine del suo impero.
Nel 1965 Buffet iniziò l’acquisizione di aziende di vari settori tra cui American Express, una quota di Coca Cola e una quota di Bank of America.
L’intelligenza artificiale viene molto utilizzata nelle aziende al fine di aumentare la produttività. Dall’altra parte ci sono molti esperti che credono che il segmento è una bomba a orologeria che, nel momento in cui raggiunge il suo culmine, porterà la sopravvivenza soltanto di poche aziende.
Per ora i dati sull’intelligenza artificiale vedono un segmento in crescita al punto che si stima che nel corso dei prossimi anni la richiesta di software IA, aumentino molto. Una crescita che per Ark Invest potrebbe essere di più del 42% all’anno e che quindi nel 2030 possa vedere un valore di 14 trilioni di dollari.
Se tale previsione siano esatte, ciò che ne conseguirebbe sarebbe l’aumento della domanda di soluzioni per gestire i dati. Ed è proprio qui che è presente una vera e propria miniera d’oro su cui molti investitori hanno scelto di puntare.
Proprio come l’industria, anche il settore dell’intelligenza artificiale ha bisogno di una materia prima e quindi, nel caso in cui il settore risulta essere in crescita, la domanda di materia prima di conseguenza aumenta.
Quando si parla di intelligenza artificiale, la materia prima in questione altro non sono che i dati. Nell’epoca dell’intelligenze artificiali, i database più grandi, vanno ad acquisire molto valore, un posto occupato quindi da Snowflake Frank Slootman. Era il 2012 l’anno in cui nacque l’azienda la quale si occupa di proporre un servizio di analisi e archiviazione dei dati, che si basa su cloud il quale in genere prende il nome di “data-as-a-service” e dà la possibilità di archiviare a analizzare dati, andando ad utilizzare un software in cloud.
Berkshire Hathaway, l’azienda di investimento di Warren Buffet ha comprato una quota del 6,46% di Snowflake.
Una scelta fatta perché l’azienda è vista come una delle più in crescita in questo settore. In base a ciò che affermano gli esperti, nel 2027 l’azienda potrebbe vedere una crescita del 200%.