Nel 2024 saranno applicate tre nuove aliquote IRPEF: scopriamo in cosa consistono e quali sono i cambiamenti che verranno apportati sul piano economico.
Nella giornata del 16 ottobre 2023, il Consiglio dei Ministri ha approvato la bozza della Legge di Bilancio 2024, un ddl con misure relative all’ambito fiscale ed economico, nonché due Dlgs sulla fiscalità internazionale. In tal senso, si affronta anche il tema della imposta sul reddito delle persone fisiche, introducendo tre nuove aliquote IRPEF.
Tre nuove aliquote IRPEF previste per il 2024
Su proposta di Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia e delle Finanze, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo al fine di attuare il primo modulo della riforma delle imposte sul reddito delle persone fisiche.
Già nei giorni precedenti, d’altronde, sono state fornite diverse informazioni riguardo gli scaglioni di redditi che sarebbero stati tassati con un aliquota pari al 23%.
All’interno del decreto, dunque, sono sancite le norme che hanno come obiettivo principale quello di revisionare il sistema di impostazione del reddito delle persone fisiche e, di conseguenza, anche la riduzione della imposta relativa, seguendo dei principi dei criteri specifici.
Lo scopo principale, altronde, è quello di rispettare il principio di progressività, che punta ad arrivare ad un’unica aliquota d’imposta mediante il riordino delle deduzioni dalla base imponibile.
Aliquote su redditi da lavoro dipendente e pensione
Il principio di progressività, inoltre, è applicato anche agli scaglioni di reddito, nonché alle detrazioni dall’imposta lorda e alle aliquote d’imposta.
Inoltre, sia come scopo anche quello di perseguire la cosiddetta equità orizzontale e l’applicazione, in maniera progressiva, della no tax area per tutte le tipologie di reddito prodotto, attuando la suddetta equiparazione soprattutto per quel che concerne i redditi di lavoro dipendente e il reddito di pensione.
Nello specifico, dunque, per l’anno 2024 si interviene sul reddito delle persone fisiche al fine di rimodulare gli scaglioni divertito e le aliquote da applicare per la determinazione dell’imposta lorda.
Nel dettaglio, vediamo la riduzione a tre scaglioni di reddito per le persone fisiche, applicando le seguenti aliquote:
- 23% per redditi fino a 28.000 €;
- 35% per il reddito superiore a 28.000 € e che non superino i 50.000 €;
- 43% per redditi che superano i 50.000 €.
La detrazione per i titolari di redditi da lavoro dipendente, inoltre, per quanto riguarda il 2024, è incrementata dal 1880 € 1955 €, escludendo, però, i redditi da pensione e di alcuni redditi assimilati che non superino i 15.000 €.
La no tax area, inoltre, è ampliata fino a 8.500€, per quel che concerne i redditi derivanti da lavoro dipendente che, in sostanza, parificata a quella attualmente vigente per i pensionati.
Per questo motivo, dunque, si vanno a modificare, nei fatti, le norme relative al requisito per la corresponsione ai lavoratori dipendenti del trattamento integrativo, al fine di assicurare le condizioni attualmente in essere.