Quanto è aumentato il costo della pasta? I dati preoccupanti

Il costo della pasta ha subito un aumento di prezzo che preoccupa tutti i consumatori. Ecco che cosa dicono i dati.

Costo pasta
Costo pasta- Oipamagazine.it

In base agli ultimi dati condivisi, sembra che il costo della pasta abbia subito un incremento del 33% a differenza del 2021.

Quanto ci costa la pasta?

Nel mese di giugno del 2023, il costo della pasta aveva raggiunto il prezzo di 1,69 euro al chilo mentre nello stesso periodo dello scorso anno il prezzo in media era di 1,59 euro al kg. Nel 2021 invece il prezzo era di 1,28 euro al kg. Insomma, nel giro di due anni c’è stato un incremento del 32%.

Fortunatamente la pasta è un prodotto che spesso si trova in promozione all’interno della grande distribuzione. Infatti, durante i primi sei mesi del 2023, si è ottenuto un risparmio del 17%, andando a comprare i prodotti in promozione. Prima dell’avvento della pandemia, in un’occasione del genere il risparmio invece era del 21%.

Il risparmio invece resta costante nel momento in cui si sceglie di acquistare le Private Label, ossia i prodotti a marchio dello stesso supermercato. In casi del genere, si riesce a spendere fino al 25% in meno a differenza di altri marchi di pasta.

Pasta nel supermercato
Pasta nel supermercato- Oipamagazine.it

Ottime notizie si trovano anche sul fronte del discount, luoghi in cui i costi continuano a rimanere competitivi. Infatti, durante i primi sei mesi del 2023, il risparmio è stato pari al 38%.
Molto importante però è precisare che il risparmio si ottiene solo nel momento in cui si acquistano prodotti a marchio del distributore di discount. Si fa riferimento a prodotti che hanno la marca del discount in cui non mancano nomi di fantasia ma che restano comunque associati all’insegna.

Il costo del grano e la filiera della pasta

Durante gli ultimi anni, sembra che anche il costo del grano abbia subito un notevole rincaro anche se con tempi differenti a differenza del prezzo della pasta. Nel 2021 abbiamo assistito ad una crescita enorme della quotazione di grano in quanto per quello nazionale si è arrivati a pagare dal prezzo di partenza di 264 tonnellate fino ad arrivare a 484 a tonnellata, un costo che quindi ha visto un incremento del 80%. Invece, per quanto riguarda il frumento duro di origine estera, si è registrato un aumento del 100%.

Invece lo scorso anno, le quotazioni sono rimaste stabili oppure hanno iniziato la loro corsa verso il ribasso. Mentre, per questo 2023, entrambe le origini hanno visto delle notevoli riduzioni.

Grano
Grano- Oipamagazine.it

L’impennata delle quotazioni del 2021, è stata provocata da numerosi motivi. Il primo di attribuire al raccolto pessimo del Canada provocato da motivi climatici oltre che da questioni inerenti alla pandemia.

Inoltre, il costo della pasta ha subito degli aumenti i quali però si sono rialzati solo con il tempo. Infatti, nel 2021 il costo della pasta ha visto un aumento del 13%, mentre nel 2022 si è aggiunto un aumento di un ulteriore 18%. Per quest’anno invece l’aumento ha registrato uno +1% per quanto riguarda la pasta, mentre per quello del grano, il costo è aumentato tra il 20% e il 30%

Dall’altra parte però è vero che il costo della pasta non si può spiegare totalmente dal costo del grano anche se la diminuzione attuale del costo non può essere ancora abbastanza.

Ciò che ci aspettiamo invece che per i prossimi mesi, il prezzo della pasta possa subire un calo anche se non arriverà mai al prezzo dei primi mesi del 2021.

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