In questo articolo vedremo il diritto dei consumatori nel poter cambiare la merce senza aver conservato lo scontrino. Ecco tutto quello che c’è da sapere su un argomento non proprio chiaro a tutti.
Chi è solito fare shopping o acquistare prodotti di vario tipo presso i tanti negozi commerciali presenti nel nostro Paese, sa bene quanto in alcuni casi possa rendersi necessario il cambio della merce comprata.
Facciamo l’esempio di un paio di scarpe comprato presso un negozio di abbigliamento. Ci si potrebbe accorgere, una volta arrivati a casa, che il prodotto acquistato non vada bene per una questione di scomodità o che abbia un piccolo o grande difetto nella realizzazione.
Il consumatore ha tutto il diritto di poter cambiare il prodotto, recandosi con lo scontrino nel negozio di riferimento.
Cosa accade, però, nel caso in cui lo scontrino sia andato perso? Il consumatore ha lo stesso diritto di poter cambiare la merce acquistata? Scopriamo insieme questo aspetto non proprio chiaro alla maggior parte dei consumatori. Ecco i dettagli.
Chiariamo subito come, per legge, ogni consumatore ha tutto il diritto di far valere la propria garanzia entro 60 giorni. Nel caso in cui, dopo la consegna del bene, si sia scoperto un difetto o nel caso il consumatore abbia esigenza di cambiare la merce, egli avrà, quindi, tutto il diritto di fare ciò.
L’argomento del nostro articolo, però, è quello relativo al fatto di far valere la garanzia anche senza la presenza dello scontrino. Sarà possibile allo stesso modo?
Lo scontrino rappresenta la prova d’acquisto certificata del prodotto. In assenza di essa, infatti, il commerciante potrebbe darti un secco rifiuto in merito al cambio della merce.
Come proteggersi da questo rifiuto? Cosa dice la legge in tal senso? Ecco cosa c’è da sapere.
Bisogna sempre essere in grado di dimostrare che quel prodotto da cambiare sia stato acquistato presso quel particolare negozio. Lo scontrino, infatti, non è l’unica prova che il consumatore ha per potersi far cambiare la merce. Questa è la prima cosa che è bene dire.
Se la merce presenta dei difetti, dunque, sarà possibile farsela cambiare anche senza lo scontrino, a patto di poter dimostrare con certezza che l’acquisto sia stato eseguito in quel punto vendita.
La ricevuta del bancomat o l’estratto conto, per esempio, sono prove alternative allo scontrino. Per quanto riguarda gli acquisti in contanti, il tutto si fa molto più complicato.
La garanzia sul prodotto resta “viva”, anche senza la presenza dello scontrino. Il poter dimostrare che l’acquisto sia stato fatto in quel negozio, entro il limite temporale previsto, è l’aspetto principale da tenere in mente anche in riferimento alla garanzia.